Il libro “Our vision touched the sky – fenomenologia dei Joy Division”, appena uscito per Rogas Edizioni, apre uno squarcio temporale e ci catapulta nel mondo freddo eppure così umano di una delle band più amate di sempre.
Il volume, a cura di Alfonso Amendola e Linda Barone, è l’ultima pubblicazione dedicata al gruppo di Manchester che, nonostante la breve carriera, consumata tra il 1978 e il 1980, è riuscito a influenzare il mondo della musica in modo capillare.
Merito forse dei testi di Ian Curtis, anima fragile che a soli ventitre anni ha deciso di interrompere il suo passagggio sulla terra, merito di una musica ipnotica, glaciale e perfettamente rispondente alla disillusione di quei tempi, merito di una generazione stremata e sfiduciata che ha sposato l’energia e la creatività dei Joy Division trasformandoli in oggetto di culto.
Questa pubblicazione è un vero progetto editoriale, frutto di anni di lavoro corale con la collaborazione di venticinque studiosi tra linguisti, giornalisti, antropologi, docenti universitari, sociologi, filosofi, designer grafici, che con i loro contributi hanno approfondito un tema così complesso come la poetica e il ruolo del quartetto inglese nell’immaginario collettivo.
Gli interventi si susseguono esplorando di volta in volta aspetti diversi che spaziano tra l’ambiente urbano e i suoi tanti significati all’interno delle liriche della band fino alla situazione politica e sociale dell’Inghilterra tra gli anni ’60 e gli ’80, passando per l’analisi semantica e i tanti riferimenti poetici. La cultura alla base dei Joy Division, soprattutto le influenze letterarie, ha avuto una parte fondamentale nella costruzione delle immagini insite nei brani della band, fortemente visuali, quasi cinematografici.
Ad accompagnare il lettore in questo percorso articolato una parola che, come faro guida, ci porta a scoprire, soppesare, soffermarci, sorridere e commuoverci: passione.
La passione per i Joy Division ha mosso i curatori e tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione del libro per ragioni a volte raccontate con la piacevolezza di una chiacchierata confidenziale tra amici altre, invece, con un rigore analitico che però non nasconde un trasporto totale verso i suoni di un’epoca così speciale.
L’elenco dei partecipanti a questa straordinaria prova d’amore è lungo ma doveroso: Giuseppe Allegri, Alfonso Amendola, Linda Barone, Paolo Bertetti, Fortunato Maria Cacciatore, Eugenio Capozzi, Daniele De Luca, Alfredo De Sia, Manolo Farci, Raffaele Federici, Francesca Ferrara, Alessandro Gnocchi, Michele Grillo, Donato Guarino, Emiliano Ilardi, Giada Iovane, Fabio La Rocca, Jennifer Malvezzi, Domenico Morreale, Andrea Rabbito, Giovanni Maria Riccio, Vincenzo Romania, Caterina Tomeo, Novella Troianiello, Massimo Villani.
Ognuno di loro ha saputo fare un po’ di luce dove spesso si è ritenuto ci fosse solo il buio, regalando ancora tante parole a un’eredità musicale che ancora oggi riesce a emozionarci, ampliando le prospettive e i disegni, ridando voce, in qualche modo, a sentimenti ed esperienze condivise segnanti, riportandole in vita e ricordandoci quanto quelle visioni siano ancora attuali.