Con uno sguardo molto lucido sull’oggi e i toni ironici e pungenti tipici del satiro, Ennio Flaiano ha ripreso vita sabato 20 luglio nell’area archeologica di Nora per la 42esima edizione del Festival “La Notte dei Poeti”, attraverso una reinterpretazione offerta dall’attore Fabrizio Bentivoglio, accompagnato al contrabbasso da Ferruccio Spinetti, in “Lettura Clandestina”, da “La solitudine del satiro” di Ennio Flaiano.
Un omaggio allo scrittore, drammaturgo e giornalista incredibilmente prolifico divenuto celebre anche per i suoi aforismi, nato a inizio Novecento e scomparso nel 1972. “Lettura Clandestina” nasce dalla volontà di riscoprire la figura del grande intellettuale, spesso dimenticato, capace di parlare agli italiani di ieri con una verve talmente profetica da risultare attualissimo.
Tra le rovine fenicio-puniche e romane riportate alla luce grazie agli scavi intervenuti a metà del secolo scorso, Fabrizio Bentivoglio legge e interpreta scritti di Flaiano da cui emerge un’analisi cruda e senza sconti del Belpaese, con le sue abitudini malsane, le contraddizioni e i parossismi, per “riuscire a sbrogliare il filo della nostra vita italiana, capire perché in Italia la via più breve tra due punti è sempre l’arabesco”.
“Adesso credo che la nuova saggezza sia continuare a vivere dove si nasce, un tempo credevo fosse la fuga”, recita Bentivoglio, citando un passo di un vero e proprio “zibaldone” di pensieri, intuizioni, annotazioni resi quasi in forma di diario, in una lettura coinvolgente che ha appassionato il nutrito pubblico di Nora, nonostante la temperatura proibitiva del sabato sera di luglio, in Sardegna.
Bentivoglio è un affermato e apprezzato attore di teatro e di cinema, ma anche regista e produttore, in grado di spaziare dai classici di Shakespeare e Molière ai testi contemporanei, dalla commedia al dramma, dai film d’autore alle fiction tv. In quest’opera che arriva dopo tanti anni di riflessione, di studio e lavoro (anche solo per pensarla), propone una brillante restituzione di uno degli autori che più lo ha segnato durante gli studi giovanili ai tempi della frequentazione della Scuola del Piccolo Teatro, quando “La solitudine del satiro” era – per lui – il libro da comodino di punta.
Sono tanti gli spunti offerti dalle letture che riportano dialoghi realmente avvenuti o soltanto immaginati, esperienze di vita vissuta condite da un fine umorismo, che si rivolgono a interlocutori ideali e che da bravo osservatore della natura umana Flaiano ha saputo “fotografare” da “uomo libero, quasi da passeggero senza biglietto a bordo del nostro mondo”, come lo ha definito Bentivoglio durante l’intervista a cura di Rodolfo Di Gianmarco resa per La Repubblica.
Il ritratto dell’Italia che fuoriesce dalla selezione dei vari articoli di giornale a firma Flaiano pubblicati sul Mondo e sul Corriere tra il 1956 e il 1972 e scelti da Bentivoglio per l’opera, si presta bene a essere musicato, perciò la scrittura diventa una partitura capace di restituire i significati nascosti, che fluttuano tra le righe dei testi che presentano disamine irriverenti nello “stramaledire” il tempo e il governo, per dirla alla De André.
Il Festival “La Notte dei Poeti” è organizzato dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna, con la direzione artistica di Valeria Ciabattoni, il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Sardegna e del Comune di Pula e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
“Lettura Clandestina” sarà inoltre in replica lunedì 22 luglio alle 21.30 a Lo Quarter di Alghero, in scena sempre per CeDAC Sardegna.
Tutte le foto sono a cura di Dario Cadinu.