Da quarantadue anni porta il teatro in uno dei luoghi più belli della nostra Isola: l’area archeologica di Nora. E da decenni il pubblico risponde con entusiasmo e curiosità, perché l’arte della recita, come scriveva l’antropologo Victor Turner (ideatore dell’etnodrammaturgia) nel ricco ed elaborato saggio socio-antropologico Dal rito al teatro, “rende fantastica la realtà perfino quando realizza la fantasia e concede inoltre allo spettatore la sua dignità umana, il suo diritto di trattare tutto ciò che vede in modo congiuntivo, del ‘come se'”.
Dall’8 al 27 luglio, Cedac indossa gli abiti estivi de La Notte dei Poeti, colorati da pièce teatrali, performance site specific, musica. Illustrato a Cagliari nella sede dell’assessorato regionale al Turismo alla presenza di Franco Cuccureddu e Carla Medau, rispettivamente assessore e capo di gabinetto, Walter Cabasino e Manuela Serra, sindaco e assessora alla Cultura del Comune di Pula, Monica Stochino, soprintendente dell’area archeologica di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna, Chiara Pilo, funzionaria del Ministero dei Beni Culturali, Antonio Cabiddu e Valeria Ciabattoni, presidente e direttrice artistica Cedac, il cartellone offre undici spettacoli e due laboratori, con nomi di punta come quelli di Fabrizio Bentivoglio e Anna Foglietta. “Un programma che come sempre verte alla pluralità di generi e spettatori. E tutto questo grazie alla poesia, ombrello ristoratore delle nostre proposte” dichiara Ciabattoni.
Proposte che anche quest’anno abbracciano classici e testi contemporanei, ma che non possono essere fruite nella consueta e ammaliante cornice del teatro romano: gli spettacoli vengono infatti ospitati nell’area del foro romano, ai piedi del promontorio di Nora. Dopo il laboratorio per bambini curato dall’8 al 14 dalla danzatrice e coreografa Luigia Frattaroli e dal costumista Marco Nateri, e da quello per attori, attori in formazione e aspiranti attori dal 9 all’11 con Mariano Dammacco, Premio Ubu 2020-2021 per lo spettacolo Spezzato è il cuore della bellezza, il festival entra nel vivo il 12 luglio alle 21.30 con La morte ovvero il pranzo della domenica. Scritta e diretta da Dammacco, interpretata da Serena Balivo, la pièce “prova a restituire la bellezza della vita stessa all’interno dell’esperienza dell’ultima separazione dalle persone amate e all’interno della potenza nascosta e piena di pudori dell’amore in famiglia, l’amore tra vecchi sposi, l’amore tra genitori e figli”. Il 13 è la volta del teatro di figura targato Is Mascareddas, Premio Ubu alla carriera nel 2023, con Donatella Pau impegnata in Sig.ra Rossetta.
Venerdì 18 luglio alle 20, la cantante algherese Franca Masu in trio con Mario Pacheco alla chitarra portoghese e Carlos Manuel Proenca alla viola, presenta Fado, meu amor, omaggio all’immensa Amalia Rodrigues a venticinque anni dalla scomparsa. Il giorno dopo, The last lamentation, progetto di Valentina Medda ispirato all’antica tradizione delle prefiche, che vede in scena Daniela Mormile, Marianna Murgia, Gaia Assiero Brà, Manuela Bernardi, Sara Broi, Donatella Cabras, Manuela Manca, Paola Marongiu, Carla Orrù, Raffaelangela Pani, Giovanna Rita Pau.
Sabato 20 luglio alle ore 20, La solitudine del satiro di Ennio Flaiano, con Fabrizio Bentivoglio e Ferruccio Spinetti al contrabbasso, mentre domenica 21, Metamorfosi, con la voce recitante di Nina Pons e le danze e percussioni di Munedaiko. Il 24 luglio alle 19.45, una produzione firmata della Biennale di Venezia: Swan, affidata a Rita Di Leo, che descrive la caduta, la ferita di un’umanità in fuga da sé stessa ricorrendo alla pratica sportiva come metafora della vita. A seguire, In-Corpo-Reo.4/Quarto studio per corpo colpevole, di e con Rossella Dassu impegnata in un’indagine sul “corpo inteso come confine, luogo sacro dell’esperienza”.
Nelle battute conclusive Anna Foglietta e il violoncellista Francesco Mariozzi il 25 con Una guerra, storia di una madre che fugge dalla sua terra distrutta per mettere in salvo i propri figli portandoli lontano, Paolo Jannacci e la sua band il 26 luglio con In concerto con Enzo, Benedetta Laurà, Elisa Bruschi e Anna Germani il 27 con Medea Fragments che mette insieme Euripide, Seneca, Franz Grillparzer e Heiner Muller.