Manca poco al completamento dei lavori per la realizzazione della Casa Famiglia Killia, pensata per bambini e bambine con disabilità orfani o temporaneamente senza famiglia, situata nel centro di Selargius, a pochi chilometri da Cagliari.
Un ambizioso progetto voluto dall’omonima cooperativa sociale che da anni si occupa di percorsi terapeutici e di assistenza per persone fragili, incentrati sulla relazione tra uomo, animale e natura, portati avanti nelle scuole, nei centri diurni, nelle comunità e nell’Istituto penitenziario del minori di Quartucciu (in quest’articolo Francesca Mulas ci parla dell’esperienza con i giovani detenuti). Due anni fa l’ha raccontato nei dettagli Simona Cao, presidente della cooperativa, che 11 anni fa insieme al marito Michele Allodi, vicepresidente, ha adottato Asia, una bambina di quasi un anno affetta da una patologia genetica (qui l’articolo).
La Casa Famiglia Killia occupa uno spazio di circa 400 metri quadri che sarà inoltre la sede del futuro centro specializzato in pet therapy, il primo dell’isola, i cui lavori sono ancora in stand by. Il progetto ha iniziato a prendere forma l’anno scorso, con i primi lavori volti a eliminare le barriere architettoniche e a rendere gli spazi adatti a una vita familiare. “In questo primo anno abbiamo ottenuto grandi risultati, ma il vostro supporto è ancora fondamentale – dichiara Simona Cao – Infatti, sono emersi nuovi interventi necessari per rimodernare la vecchia struttura e renderla funzionale – racconta Simona Cao – Tra le priorità attuali ci sono il completamento degli infissi e l’installazione dell’impianto di climatizzazione, elementi essenziali per avviare ufficialmente la Casa Famiglia nel 2025”. Per far fronte a questi ultimi costi, il i settembre è stata avviata una campagna di crowdfunding sulla Piattaforma GoFundMe per la raccolta di 30 mila euro.
Il progetto della Casa Famiglia Killia ha beneficiato del generoso sostegno di aziende, associazioni e singoli donatori, “Senza il quale non saremmo arrivati fino a qui – afferma con gratitudine Simona Cao – tra i donatori c’è stata la doTerra Healing Hands Foundation che ha scelto Killia come progetto sociale europeo, presentandolo alla convention europea di Torino. Anche l’associazione Fantasia e Cuore ha offerto il proprio supporto, organizzando uno spettacolo il cui ricavato è stato devoluto alla causa, così come è accaduto per lo spettacolo dello scorso anno al Teatro Don Bosco (ce ne parla qui Maria Carrozza). Il Chia Laguna Resort ha finanziato l’acquisto dei sanitari e delle porte interne, mentre Federfarma ha promosso una raccolta fondi attraverso delle cassettine in alcune farmacie locali. Non meno significative sono state le piccole donazioni individuali e il regolare sostegno dei privati, che continuano a contribuire al progresso del progetto.
Per chi desidera partecipare, il sito della cooperativa offre una sezione dedicata, con opzioni per il sostegno attraverso il 5×1000 e altre modalità di partecipazione.