La Sardegna distopica di “Island for rent” ha conquistato la giuria di Visioni sarde, rassegna alla sua undicesima edizione organizzata dall’associazione Visioni da Ichnussa con la direzione artistica di Bruno Mossa: il film, ideato e diretto da Tore Cubeddu ed Elio Turno Arthemalle, è stato premiato perché “riesce a rendere evidente, attraverso una sorta di fantageopolitica una problematica di tutti i territori fragili del Globo – così nelle motivazioni della giuria – territori dove però emergono prima o poi giovani ‘patrioti’ che non si arrendono alla inevitabilità della Storia. Carismatica e magnetica, su tutto, l’interpretazione della protagonista Lia Careddu”.
La giuria composta da Paola Cireddu, Simonetta Columbu, Peter Marcias, Gino Marielli, Simone Pisano, Raffaele Rivieccio e Luca Telese ha assegnato al film anche il Premio Cinema in Limba: “Si apprezza un uso particolare del sardo, per la verità non inedito anche nei media isolani, impiegato come lingua veicolare anche dai non sardi. Un’icastica e penetrante Lia Careddu occupa costantemente la scena esprimendosi in una lingua alta, colta ora formale ora aperta a espressioni più quotidiane, senza perdere di intensività, sempre e comunque convincente. Per il resto si ha talora l’impressione di trovarsi davanti a professionisti di una sorta di lingua liturgica che, anche quando non userebbero il sardo nella quotidianità, se ne servono consapevolmente e efficacemente ricercando moduli espressivi drammatici e asciutti allo stesso tempo”.
Menzione speciale di Visioni sarde attribuita a un altro film sardo, “S’Ozzastru” di Carolina Melis “Per la capacità di unire il tema dell’ambiente alla tecnica dell’animazione rendendo universale la storia dell’albero millenario, testimone silenzioso della Storia del popolo sardo e di tutti i popoli” (leggi l’approfondimento di Giacomo Pisano)
Le due pellicole, insieme a “Amare ancora” di Giuseppe Carrieri, “Come siamo diventati” di Christiano Pahler, “Fratelli” di Matteo Manunta, “Mio babbo è superman” di Giovanni Maria D’Angelo, “S62” di Niccolò Biressi, “Il servo pastore non dorme di notte” di Arianna Lodeserto, “Shakespeare in smoke” di Francesco Cocco formeranno la rassegna itinerante Visioni Sarde destinata a girare nelle capitali dei cinque continenti nel 2025.
La serata finale si è tenuta a Roma nello storico cinema Farnese con l’organizzazione di Anna Di Martino, direttrice di Visioni Italiane della Cineteca di Bologna.
I circoli Sardas Domus di Civitavecchia , Giuseppe Dessì di Vercelli e Acrase di Roma hanno sostenuto la manifestazione coordinati da Enzo Cugusi.