Sembrerebbe anche un gioco di parole, con quel ‘locos’ ambivalente, un po’ spanish e un po’ local. Perché già vivendo il racconto di quei nove luoghi potremmo innamorarcene pazzamente. Stiamo parlando dei nove centri che compongono l’Unione dei Comuni del Montalbo e che con la loro cultura si presentano, appunto, ‘locos’ per la seconda volta. Sì, perché il progetto ‘Locos de Cultura’ è arrivato all’edizione numero due con l’obiettivo di far scoprire le bellezze di Bitti, Lodè, Lula, Onanì, Orune, Osidda, Posada, Siniscola e Torpè.
Il progetto, fin dal suo esordio, consiste nella realizzazione di materiale multimediale: video di alta qualità come guida per poter visitare virtualmente questi luoghi; pannellistica in alluminio da installare nei siti raccontati; brochures cartacee di questi luoghi. E un sito internet raggiungibile all’indirizzo www.locosdecultura.it. Totu in sardu.
“Questa attività – spiegano dal Servizio Cultura dell’Unione – è nata con l’idea di essere un progetto pilota con la quale realizzare contenuti in lingua sarda, che sino a questo momento mancavano nel panorama culturale regionale, e allo stesso tempo proseguire nel cammino verso l’emancipazione della nostra lingua nei confronti di certi temi: strada lunga e già battuta anche in alcuni siti del territorio, ma mai con risorse adeguate e con strumenti che permetterebbero un’adeguata visibilità ai contenuti in lingua sarda”.
‘Locos de Cultura’ è finanziato dalla Regione nell’ambito degli interventi per la tutela della lingua e della cultura sarda, in attuazione delle leggi 22 del 2018 e della statale 482 del ‘99.
Il villaggio nuragico di ‘Romanzesu’ di Bitti, la chiesa ‘de sa Purissima’ di Lodè, il santuario campestre di San Francesco di Lula, la chiesa ‘de Santu Pretu’ di Onanì, il sito ‘de Sant’Efis’ di Orune, il nuraghe ‘S’Iscopalzu’ di Osidda, il Castello della Fava di Posada, la torre di Santa Lucia dell’omonima frazione di Siniscola e il nuraghe ‘Santu Predu’ di Torpè erano i luoghi della prima edizione.
Quest’anno i paesi – gli stessi del 2023 – sono rispettivamente rappresentati dal Museo della Civiltà pastorale, dalle domus de janas di ‘Janna Oriavula’, dalla chiesa degli Angeli, dal santuario ‘Santu Bachis’, dalla chiesa di Santa Maria, dalla tomba dei giganti di ‘Sa Raighina’, dalla torre di San Giovanni, dalla tomba dei giganti di Su Picante e dal Museo civico.
Il video, i pannelli e le brochure saranno mostrati alla stampa e ai visitatori durante la presentazione pubblica di mercoledì 2 ottobre a Siniscola, alle 17 nella sala dell’Unione dei Comuni di via Isalle. Interverranno il personale dell’Area Amministrativa dell’ente sovracomunale, l’operatrice audiovisiva Silvia Punzo, il fotografo Alex Cucchi e la giornalista Mariantonietta Piga, autrice dei testi.