L’insegnamento è molto più di un semplice mestiere: è una missione che va oltre la trasmissione di conoscenze e che svolge un ruolo cruciale nel plasmare il futuro delle nuove generazioni. Questo è il cuore del premio Atlante – Italian Teacher Award che quest’anno ha premiato sei tra gli oltre cento progetti formativi extracurricolari presentati dagli insegnanti italiani delle scuole primarie di primo e secondo e grado e delle scuole secondarie di secondo grado. Tra i finalisti saliti sul palco del Teatro Brancaccio di Roma per la cerimonia di premiazione dello scorso 10 maggio c’era anche Laura Bifulco, docente di microbiologia dell’IIS De Sanctis Deledda di Cagliari con ‘Ricercatori crescono’ un progetto sugli insetti mangia plastica (ne abbiamo parlato in quest’articolo in cui troverete tanti altri progetti dell’IIS De Sanctis Deledda)
Il premio
Professori e professoresse contano. È da questa certezza che ha origine Il premio Atlante – Italian Teacher Award, istituito nel 2018 da United Network, Repubblica.it e Repubblica@Scuola, dal 2019 partner italiano del Global Teacher Prize promosso dalla Varkey Foundation. Un riconoscimento che valorizza e celebra il prezioso contributo degli insegnanti in Italia, mettendo in luce il loro ruolo sociale e la creatività dimostrata nelle iniziative educative. Spesso il lavoro degli insegnanti viene trascurato, nonostante la sua fondamentale importanza. Il premio Atlante intende colmare questa lacuna, riconoscendo e apprezzando non solo l’eccellenza nel campo dell’insegnamento, ma anche le pratiche innovative e originali che gli insegnanti sviluppano nelle scuole italiane.
Progetti vincitori e menzioni speciali
La giuria, presieduta da Alessandro Fusacchia e composta da un distinto panel di esperti tra cui Piero Attanasio, Silvia Bencivelli, Lorenzo Benussi, Francesca Biglia, Andrea Colamedici, Miriam Cresta, Davide D’Atri, Lia Di Trapani, Patrizia Lombardi, Marco Martinelli, Federico Pace, Riccardo Messina, Christian Raimo, Federica Vinci e Marcella Mallen, ha assegnato il prestigioso premio a tre insegnanti: Mario Catalano, insegnante di tecnologia nella scuola primaria ‘Giovanni Pascoli’ di Erice, con ‘La bottega dei mondi digitali’, progetto dedicato al media design e alla robotica educativa; Maria Paola Fortuna, insegnante di sostegno all’Istituto ‘Ruggero Bonghi’ di Roma con ‘Non solo didattiCAA. La CAA per sensibilizzare all’inclusione’, dedicato alla sensibilizzazione sull’autismo e al concetto di cura verso l’altro; Giuseppe Fiamingo, insegnante di Liceo Scientifico ‘Fratelli Vianeo’ di Tropea, con ‘MoCRiL (Measurement of Cosmic Rays in Like)’ un laboratorio subacqueo che esplora l’origine della radiazione ionizzante.
Menzioni speciali
Oltre ai tre premi principali, la giuria ha attribuito delle meritatissime menzioni speciali. Tra i premiati troviamo Mauro Longo, docente della scuola primaria ‘Don Lorenzo Milani’ di Galatone, riconosciuto per la sua capacità di trasmettere l’amore per la musica. Altrettanto degna di nota è stata Sara Mignini, insegnante di italiano, storia e geografia dell’Istituto Comprensivo ‘Allegretti’ di Monteprandone, capace di generare empatia e interesse verso altre culture. Infine, la giuria ha premiato anche l’insegnante cagliaritana Laura Bifulco per la sua capacità di incuriosire e instillare amore per la scienza, distinguendosi con un progetto veramente originale: quello sugli insetti mangia-plastica che, attraverso lo studio e l’osservazione dei Caimani (Zophobas Morio), si concentra su prospettive e soluzioni legate al problema delle plastiche nell’ecosistema. “È stato davvero sorprendente – racconta Laura Bifulco – Poche volte si dà importanza al valore del lavoro scolastico, specialmente nel riconoscimento delle competenze nel sistema educativo italiano. Pertanto posso dire di essere orgogliosa di questo traguardo condiviso orgogliosamente con colleghi e colleghe, da sempre impegnati nel coinvolgere alunni e alunne nei vari progetti: per noi è importante trasmettere la passione per la scienza ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze attraverso la ricerca scientifica e la partecipazione diretta agli eventi di divulgazione, invogliandoli a scrivere di scienza utilizzando i metodi ufficiali di scrittura scientifica. Sono davvero felice che la giuria abbia colto il grado di coinvolgimento di studenti e studentesse oltre che la bontà intrinseca del nostro progetto”.
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