Arriva in Sardegna, in mostra a Sinnai nel Museo e Archivio (MuA) dal 2 al 23 novembre, la World Press Photo, una selezione di scatti dei migliori fotogiornalisti mondiali. Dai conflitti devastanti ai disordini politici, dalla crisi climatica al passaggio sicuro dei migranti, al MuA saranno esposte opere premiate che documentano alcune delle questioni più urgenti che il mondo affronta oggi.
Quest’anno sono stati 24 i vincitori, sei le menzioni d’onore e due le menzioni speciali della giuria, selezionati da una giuria indipendente tra 61.062 candidature di 3.851 fotografi provenienti da 130 paesi.
LA SINDACA BARBARA PUSCEDDU
“Per Sinnai e per la Città metropolitana di Cagliari – ha detto la sindaca di Sinnai Barbara Pusceddu – questa mostra è un’occasione per vedere oltre il nostro confine e avere un’opportunità di conoscenza e dialogo su quello che accade nel mondo. Ognuno di noi ha il diritto e il dovere di partecipare attivamente a tutti quei temi attuali come il cambiamento climatico, le guerre, le situazioni socioeconomiche che riguardano non solo la vita della nostra comunità, ma quella di tutti in ogni parte del mondo.
LA DIRETTRICE ISABELLA ATZENI
“È un onore per il Museo Civico di Sinnai ospitare la World Press Photo – ha detto la direttrice del museo, Isabella Atzeni -, una delle mostre fotografiche più prestigiose al mondo. Questa esposizione non solo celebra l’eccellenza della fotografia, ma ci offre uno sguardo potente e autentico su eventi globali, culturali e storici che altrimenti rimarrebbero sconosciuti. Attraverso queste immagini, il nostro museo si impegna a promuovere la riflessione e la consapevolezza sulle tematiche sociali, culturali e ambientali del nostro tempo, contribuendo così a una comprensione più profonda del mondo che ci circonda”.
LA CURATRICE DELLA MOSTRA ALBA NOGUERA
“Viviamo in un’epoca – ha detto la curatrice della mostra Alba Noguera – in cui diventa sempre più difficile distinguere quali siano le immagini reali, quelle manipolate e quelle interamente create con l’intelligenza artificiale. Capire cosa succede nel mondo è diventato sempre più difficile e questo costituisce una minaccia alla libertà di stampa e alla democrazia. Con il concorso di World Press Photo vogliamo sottolineare l’importanza del lavoro dei fotogiornalisti, perché oggi più che mai mostra quello che sta succedendo nel mondo oggi, sono immagini reali di ciò che avviene intorno a noi. In tanti, in tutto il pianeta, raccontano storie con le immagini attraverso diverse prospettive, ma sempre affidabili. Riteniamo fondamentale che queste storie siano conosciute e abbiano un impatto su tutti.”
LE COLLABORAZIONI
La mostra è organizzata da Sardinia to do, con il patrocinio del Comune di Sinnai e il contributo della Regione Sardegna, di Fondazione di Sardegna, di Asce (associazione sarda contro l’emarginazione), dell’associazione socioculturale Ardesia.
“Asce partecipa con convinzione alla straordinaria occasione di portare in Sardegna la World Press Photo – ha sottolineato Benigno Moi -, riconoscendone il grande significato artistico e sociale, e la capacità di stimolare riflessioni su alcune delle tematiche in cui l’associazione è impegnata da quasi quarant’anni. Abbiamo sempre creduto nelle potenzialità offerte dalla comunicazione tramite le varie forme d’arte, e le, abbiamo utilizzate sia per raccontare e documentare il nostro operare, sia per creare occasioni di incontro, confronto, e coinvolgimento”.
L’INAUGURAZIONE
È prevista per sabato 2 novembre, dalle 17, nei locali di via Colletta 20: sarà visitabile fino al 23 novembre, il martedì solo al pomeriggio, dalle 16 alle 20, e dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 20.
EVENTI COLLATERALI
Nel periodo di apertura della mostra sono in programma degli eventi collaterali sui temi cari agli organizzatori: sabato 2, dalle 20, ci sarà un concerto dei December Hung Himself(Aurora Atzeni e Nicola Olla); giovedì 7 novembre, alle 18, incontro con l’Associazione Sardegna Palestina; venerdì 15 novembre sempre alle 18, “Dalla parte del fuoco – Il paradigma di Bambi”, con Giuseppe Delogu; giovedì 21 novembre, “Banche armate – Disarmare la finanza di guerra si può”, con Carlo Bellisai, Filippo Lunesu, Bernarda Solinas, Antonella Melis, Federico Thorel (ore 18); venerdì 22 novembre, “Lo stato di salute dei lecci e degli alberi ornamentali in area urbana”, a cura di Legambiente circolo su tzinnibiri (ore 18); sabato 23 novembre, per l’ultima giornata della mostra, alle 17 Finissage.