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A trent’anni dal massacro di Srebenica venerdì a Cagliari la proiezione del film di Ado Hasanović “I diari di mio padre”

Di Redazione
15/10/2025
in Cinema
Tempo di lettura: 3 minuti
A trent’anni dal massacro di Srebenica venerdì a Cagliari la proiezione del film di Ado Hasanović “I diari di mio padre”

Nel trentesimo anniversario del Genocidio di Srebenica venerdì 17 ottobre alle 19 a Cagliari la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” presenta il film “I diari di mio padre” (Italia, 2023, 97’) del regista Ado Hasanović.

L’appuntamento, in programma nella sede di via Dei Genovesi 114, vedrà presente il regista ed è realizzato in collaborazione con il Circolo del Cinema FICC “Laboratorio Ventotto“.

Già ospite negli anni scorsi delle rassegne organizzate dalla Fondazione Siotto, in questo lavoro prodotto da Palomar, e presentato in festival come Visions du Réel 2024 e Sarajevo film festival, Ado Hasanović cerca di ricostruire l’incredibile storia del padre, immergendosi nei suoi diari e nei filmati di quegli anni.

IL FILM. È l’agosto del 1993 quando Bekir Hasanović, videoamatore bosniaco, scambia una moneta d’oro per la videocamera con cui, da quel momento, filmerà la vita di ogni giorno a Srebrenica. “I diari dimio padre” è un racconto che comincia trent’anni dopo e che si snoda tra i suoi diari e i suoi videotape. Da un lato c’è lui, Bekir, sopravvissuto alla guerra in Bosnia e alla Marcia della Morte, dall’altro c’è Ado, il figlio regista. Il primo fa di tutto per dimenticare quegli anni, il secondo lotta per ricostruirne la storia cercando di intervistare suo padre.

Spiega Ado Hasanović: “Avevo solo sei anni quando è iniziato il conflitto in Bosnia ed Erzegovina. Devo essere onesto: per molto tempo ho cercato di dimenticare la mia infanzia, molto dura e, come mio padre, non volevo risolvermi rispetto al passato. Tutto è cambiato quando nel 2016 mio padre ha avuto un attacco cardiaco al quale fortunatamente è sopravvissuto, da allora ho deciso di riprenderlo con la mia macchina da presa. I diari di mio padre è un meta documentario che indirettamente racconta la mia grande difficoltà nel cercare di parlare di mio padre. Per questo motivo le immagini sono grezze, graffianti: lo spettatore diventa testimone dei due uomini che confessano la loro sofferenza”.

Al termine della proiezione Ado Hasanović dialogherà con il pubblico in un dibattito che sarà moderato da Valentina Origa di “Laboratorio Ventotto.

Ado Hasanović è un regista bosniaco basato a Roma. Allievo di Berlinale Talents Sarajevo nel 2008, ha completato un percorso alla Norwegian Nansen Academy nel 2010, specializzandosi nel dialogo interetnico, e nel 2013 si è laureato come regista alla Sarajevo Film Academy. Successivamente, ha proseguito i suoi studi presso il prestigioso Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma, dove si è specializzato in regia cinematografica, e presso l’Accademia delle Arti di Sarajevo, dove ha conseguito un Master in Drammaturgia.

Dal 2015 Ado ricopre il ruolo di Direttore Artistico del Mediterranean Film Festival Passaggi d’Autore a Sant’Antioco, in Sardegna, ed è Selezionatore di cortometraggi in diversi Festival europei. È anche il creatore di Cortovisioni – Come Realizzare un Cortometraggio, un workshop in cui condivide le sue competenze su ogni fase della produzione di un corto, dall’idea iniziale fino alla post-produzione.

Nel 2024, Ado ha fondato il Silver Frame Film Festival a Srebrenica, che nasce con l’obiettivo di valorizzare la città e i suoi cittadini, segnati dai traumi del passato, offrendo una piattaforma di espressione artistica e resilienza attraverso il cinema.

I suoi cortometraggi, come “L’Angelo di Srebrenica” (2010), “Breath of Life Srebrenica” (2015) e “Let There Be Colour” (2020), hanno ricevuto riconoscimenti internazionali, con selezioni nei più importanti festival del mondo.

Il suo primo documentario, “My Father’s Diaries”, prodotto da Palomar (Italia) e Mediawan (Francia), è stato presentato nel 2024 al festival di documentari Visions du Réel.

Per info e prenotazioni: fgsiotto@gmail.com

L’iniziativa è realizzata con il contributo di: Direzione Generale Educazione Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura, Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Autonoma della Sardegna, Servizio Cultura del Comune di Cagliari e Fondazione di Sardegna.

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