di Giacomo Pisano
Da anni una fetta del mercato della moda è rivolta agli appassionati di abiti d’epoca originali o di capi ispirati al fascino di tempi lontani. Rivenditori specializzati, fiere a tema, mercati e negozi con uno sguardo privilegiato al passato che fatturano cifre da capogiro tanto da influenzare costantemente anche la moda mainstream e le passerelle. Un trend in costante salita che ha portato alla riscoperta di tessuti antichi, fantasie desuete e accessori che conferiscano un’allure particolare. Non parliamo di costumi o rivisitazioni bensì di una personalizzazione di elementi delle mode trascorse per ricreare uno stile che risponda anche ai dettami della contemporaneità. Accostamenti cromatici, dettagli, e non ultimo tagli e confezioni, ovviamente, che richiamano un’eleganza antica da mescolare con elementi più attuali, urbani e street. Principe di Galles e pvc, stampe con teschi e lurex, tartan tonalità pastello e stoffe dai motivi inusuali si incontrano nei lavori sartoriali di tre brand cagliaritani: Taylor’s Touch, Skullture, Valdisandmapy. Accanto al loro lavoro come stiliste c’è anche una dj che da anni porta avanti un discorso legato al vintage sia nell’outfit che nella musica: Nostalchic. (qui tutte le interviste)
“Skullture: “Mi sento punk, sexy, audace. Ma il mio stile lo decide il tessuto che ho per le mani,quindi non è insolito che io,ad esempio, crei qualcosa di romantico e floreale, perchè è la forma che la mia creazione decide di prendere. E’ difficile da spiegare,ma mi lascio trasportare dai materiali,anche se ci sono delle caratteristiche che rendono riconoscibili i miei capi”.

Quali sono le tue influenze (arte, musica, moda, cinema, letteratura)?
Mi influenza tutto, ovviamente a partire dagli stilisti che per me sono delle vere autorità: Alexander McQueen, e Vivienne Westwood. In qualsiasi serie tv o film che guardo, la prima cosa alla quale presto attenzione è l’abbigliamento, se non è curato non riesco a godermi lo spettacolo. Io sono una vera spugna, quindi anche ogni persona che vedo per strada è per me fonte d’ispirazione. Non vi sto guardando storto, semplicemente c’è un dettaglio di voi o del vostro abbigliamento che mi colpisce!
Quale pensi che sia, rispetto agli altri stilisti, il tuo point of fashion, ovvero la tua peculiarità specifica?

La cura sartoriale, perchè ho avuto e ho tuttora grandi insegnanti e conosco trucchi della confezione che ormai sono caduti in disuso. Nel mondo del fast fashion è difficile trovare un certo tipo di ricercatezza e di accuratezza, per questo penso che la rifinitura maniacale sia una mia peculiarità. Oltre a qualche piccolo dettaglio che si può vedere in maggior parte dei miei capi. Se è maculato, o brilla, o ha qualche borchia applicata è sicuramente una mia creazione!
Con quale spirito si dovrebbe indossare un capo vintage o neo vintage della tua linea?
Con lo spirito di fare ciò che si vuole, ed essere chiunque si voglia. E’ scontato, banale, ma spesso diamo troppo peso all’esterno e alle sue influenze, quando potremmo essere liberi di indossare ciò che vogliamo. E’ un’espressione di se cosi bella. Quando creo qualcosa, lo faccio con entusiasmo e con lo stesso immagino una ragazza felice di indossarlo.

Quando hai iniziato a realizzare e disegnare le tue creazioni?
Non c’è un momento preciso, da piccola(solita vecchia storia) mi sfogavo con le barbie, con qualche vestito ritagliato alla bell’e meglio, o creando outfits vari tra quelli confezionati. Poi poco dopo i 20 anni ho iniziato a farne una professione vera e propria, creando qualcosa pian piano nel mio percorso formativo. Non ho ancora creato una vera e propria collezione, non ho trovato il tempo, quindi creo capi unici ogni qualvolta riesco a ritagliarmi un momento per me.

Prossima meta?
Beh, decisamente una piccola collezione 🙂 E riuscire a fare qualcosa a distanza con la mia città del cuore, Edimburgo, magari in un piccolo corner shop.