Ieri, 30 giugno, il nostro primo evento pubblico. La redazione ha raccontato due anni di lavoro, tra pandemia e voglia di creatività. Con noi gli ospiti Mattea Lissia, operatrice culturale ideatrice del festival Pazza Idea e Giuseppe Murru, giornalista. Insieme a loro abbiamo ripercorso le scelte che ci hanno portato alla nascita di Nemesis magazine, la necessità di proteggere e diffondere la cultura, la volontà precisa di creare degli spazi a disposizione delle tante realtà talentuose, soprattutto isolane. La Sardegna contemporanea non è solo l’immagine da cartolina a misura di turista ma un mondo in fermento composto da arte, cinema, letteratura, moda, musica, teatro, comunicazione.
LEGGI L’EDITORIALE di apertura “Ecco Nemesis Magazine. Nell’anno della paura la bellezza ci salverà”
Dopo il lockdown fisico era piacevole e doveroso ritrovarsi a questo punto del percorso, ringraziare e soffermarci ancora una volta sul significato del nostro lavoro come giornalisti: rispettare la deontologia e l’etica, contrastare fake news, pregiudizi e luoghi comuni, dare voce a chi non si ritrova pienamente nei media generalisti, tralasciando di inseguire la notizia del momento per parlare invece di persone, eventi e cose che contribuiscono a crearci un’opinione e a stimolare il senso critico.
E come persone? Certamente raccontare la realtà dinamica, inclusiva, aperta, curiosa, colta, accogliente che ci auguriamo sempre di condividere con tutte e tutti voi.
(Le fotografie sono di Dietrich Steinmetz)