L’anno terribile della pandemia mondiale volge al termine. Erano i primi di febbraio quando abbiamo iniziato a percepire la paura di un male senza scampo, un virus sconosciuto e incontrollabile. Sono stati mesi in cui abbiamo alternato ansia, preoccupazione e incertezza a speranza, empatia, solidarietà, fiducia. Anche oggi, 29 novembre, siamo in mezzo a un semi-confinamento che ci vieta di andare a teatro, condividere una cena tra amici, fare sport, assistere a un dibattito o a un reading, vedere un film al cinema. Cosa sarà il futuro, ci libereremo presto del virus o saremo costretti a reinventare vita e abitudini per sempre? Non lo sappiamo. Quello che per noi è certo è che la cultura, l’arte, la bellezza, la creatività sono ottimi antidoti alla paura. Lo sono stati nei mesi passati, lo saranno nel futuro.
Con questa consapevolezza abbiamo dato vita a Nemesis Magazine, settimanale on line che parla di teatro, cinema e serie tv, musica, letteratura, sport, arte, fotografia, moda, comunicazione e società. Lo abbiamo fatto con il sostegno di tanti amici e amiche (troverete i loro nomi qui) che hanno messo a disposizione idee e competenze per creare uno spazio di incontro e riflessione. Il nome ‘Nemesis’ deriva dai nostri studi classici: era la dea, figlia di Zeus, che assicurava la giusta riparazione dei torti. L’abbiamo immaginata come dispensatrice di bellezza in risposta al momento buio che stiamo vivendo, come elemento prezioso nella crescita delle persone e delle comunità.
Portare avanti un periodico di cultura che richiede lentezza in tempi come questi, mentre i più inseguono la velocità, sarà impresa ardua. Ma nell’anno della pandemia mondiale nulla ci sembra impossibile.
Francesca Mulas
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