Non è pletorico considerare Dromos il festival estivo di musica jazz e dintorni di maggior interesse nell’ultimo decennio (e anche qualcosa di più) in Sardegna. La manifestazione ideata e diretta da Salvatore Corona ha saputo infatti ritagliarsi uno spazio sempre maggiore nel panorama isolano, conquistando un pubblico cresciuto nei numeri edizione dopo edizione e che non ha paura di macinare chilometri: tanti, ad esempio, sono gli spettatori che si mettono in marcia da Cagliari.
Quella che il 19 luglio salpa con il titolo Change-Puoi è la ventiseiesima e bei nomi e novità non mancano come nelle precedenti: Brad Mehldau, Hiromi e Jan Garbarek con i loro quartetti, il pianista cubano Roberto Fonseca in settetto e quello inglese Bill Laurance in trio, il polistrumentista londinese DoomCannon (stretto collaboratore della soulsinger Celeste) in quintetto, la splendida cantante maliana Fatoumata Diawara e quella cubana Aymée Nuviola plurivincitrice di Grammy Awards (Mehldau, Hiromi, Fonseca, Diawara sbarcano prima a Perugia a Umbria Jazz). E poi il tubista Theon Cross con un approccio innovativo al basso tuba, i C’mon Tigre con una gustosa ricetta base di hip hop, jazz, funk, disco anni Settanta, il duo di jazz ed elettronica Blue Lab Beats, ospiti il 9 e 10 agosto a Fordongianus del Terme Romane Festival (la cui musica prosegue a tarda notte con Dj Knuf), vetrina nella vetrina come Mama Blues in programma a Nureci il 14 e 15 agosto con Baba Sissoko, nome di maggior richiamo col progetto Mediterranean Blues, il polistrumentista olandese Jeff Rebel, il Bad Blues Quartet guidato dalla cantante Eleonora Usala.
Non è tutto. Perché visto che ormai da tempo Dromos è una sorta di villaggio globale della musica dove generi e stili si incrociano e si confondono, ecco anche delle proposte popular con i nomi di Fiorella Mannoia, il 21 e 22 a Tharros, Cordas et Cannas il 4 agosto nel Tempio ipogeico Sa Scab’e Cresia nei pressi di Morgongiori, Goran Bregovic il 13 a Neoneli e Francesco De Gregori il 18 a Cabras.
Si parte quindi venerdì 19 a Tharros alle 21.30 con il super quartetto di Brad Mehldau, il pianista più amato degli ultimi vent’anni, alla guida di una formazione che schiera Chris Potter ai sassofoni, John Patitucci al contrabbasso e Jonathan Blake alla batteria, e che il 12 a Rotterdam (la foto in evidenza è di Massimo Loi) ha mandato in estasi il pubblico che gremiva la sala Hudson del North Sea Jazz, tra i festival più importanti d’Europa.
Sabato 20 sempre alle 21.30 è la volta di un’altra specialista della tastiera, la funambolica Hiromi Uehara, solista che ama il pre-bop e il bop, lo stride piano di Tatum e il funky, accompagnata da Adam O’ Farrill, tromba, Hadrien Ferraud, contrabbasso, Gene Coye, batteria. Due concerti organizzati con il sostegno della Fondazione Mont’e Prama e la collaborazione del Festival Letterario dell’Archeologia e dell’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo.
Il 21 e 22 per le uniche date nell’Isola arriva Fiorella Mannoia con “Fiorella Sinfonica – Live con orchestra”, concerto che vuole celebrare i settant’anni della cantante romana compiuti lo scorso aprile. Due eventi in cui i ruoli organizzativi questa volta si invertono. Incastonati nel cartellone L’isola dei Giganti allestito per celebrare 50 anni dal ritrovamento dello straordinario complesso statuario, i concerti vengono messi in piedi dalla Fondazione Mont’e Prama con l’aiuto di Dromos. Da Tharros si passa a Oristano dove il 25, 27 e 28 approdano rispettivamente Bill Laurance in trio alle 21.30 al Foro Boario, Jan Garbarek e Fatoumata Diawara in piazza Duomo entrambi alle 22, mentre alla Seuinstreetband diretta da Adriano Salaris e Francesco Oppes spetta il 30 il compito di animare la sera il centro storico. Fonseca e Nuviola sono di scena alle 22 il 2 agosto a Donigala Fenughedu nel giardino del Ros’e Mari Farm & Greenhouse e il 4 a Morgongiori. Murubutu & Moon Jazz Band l’11 alle 21.30 a Marrubiu. Ai vari centri che accolgono Dromos si aggiunge quest’anno Tadasuni, con un programma che in chiusura dal 23 al 25 ospita il violoncellista olandese Ernst Reijseger in trio, il cantante tunisino e oudista Dhafer Youssef, il launeddista Luigi Lai, il Cuncordu e Tenore di Orosei e il Coro Santu Nigola de Ortueri, il duo Interiors con il vibrafonista Pasquale Mirra, i chitarristi Paolo Angeli e Marino De Rosas, la violoncellista e cantante cubana Ana Carla Maza.