Oristano, Cabras, Donigala Fenughedu, Fordongianus, Marrubiu, Morgongiori, Neoneli, Nureci, Tadasuni sono le tappe del festival itinerante Dromos, giunto all’ edizione 26, traguardo ragguardevole, con tanti obiettivi raggiunti e ancora molte sorprese. Dal 19 luglio al 25 agosto questi centri si animeranno con incontri, musica, attività espositive in un dialogo costante col territorio e con il pubblico.
L’edizione è dedicata al cambiamento e si chiama significativamente “Change. Puoi”, un invito a riflettere sul mondo e sulla necessità di cambiare qualcosa, anche tramite piccole rivoluzioni personali, quelle di cui il pianeta in questo momento storico ha più bisogno.
Al tema del cambiamento guarda anche la mostra d’arte contemporanea che ha inaugurato venerdì 5 luglio “F**KING CHANGE così giusto, così sbagliato”, collettiva ospitata al Foro Boario di Oristano che affianca grandi nomi del panorama artistico internazionale ad alcuni tra i più noti nomi sardi. Marina Abramović, Silvia Argiolas, John Baldessari, Matteo Basilé, Peter Belyi, Yannis Bournias, Riccardo Camboni, Roberto Chessa, Mattia Enna, Weng Fen, Franko B, Doze Green, Ximena Garrido-Lecca, Dario Ghibaudo, Robert Gligorov, Nan Goldin, Damien Hirst, Roberto Sebastián Matta, Tonino Mattu, Silvia Mei, Gianni Nieddu, Hermann Nitsch, Erwin Olaf, Orlan, Martin Parr, Pastorello, Giuliano Plorutti, Roberto Pugliese, Giuliano Sale, Josephine Sassu, Sandy Skoglund, The Blue Noses sono i protagonisti di un’esposizione di ampio respiro, la cui varietà, per stili e per intenti, saprà certamente conquistare un pubblico altrettanto eterogoeneo.
Anche il luogo scelto per ospitare la mostra ha un valore simbolico di riscatto e di rinascita: il Foro Boario, infatti, è rimasto a lungo interdetto alla collettività a causa di un cantiere, ma oggi entra a far parte dei luoghi di riferimento per la cultura locale, destinato a un nuovo e più lungimirante utilizzo. “L’evento espositivo, dal titolo apparentemente provocatorio e irriverente – spiegano i curatori Chiara Schirru e Ivo Serafino Fenu – si caratterizza per una lettura trasversale e problematica del tema attraverso lo sguardo critico e sfuggente dell’arte contemporanea capace, nel confronto col dato di realtà, di far emergere fluidità individuali e comunità metamorfiche per le quali e nelle quali il concetto stesso di “cambiamento” è polisemico, cangiante e ambiguo, talvolta inquietante, con una variabile non di poco conto: che uno lo voglia o no, è inarrestabile. Un cambiamento che nell’arte si manifesta, di volta in volta, nelle sue mutevoli sembianze, ora come riflesso di infinito e di armonia, ora come riverbero di labirinti inquieti e cupi, ma sempre in forma di moto perpetuo, così giusto e, allo stesso tempo così sbagliato, ineluttabile e inarrestabile, appunto, che possiamo ostacolare o percepire come alleato, assecondandone la sua straordinaria forza propulsiva”.
Dromos è un’occasione, guidati dall’arte e dalla musica, di riscoprire le potenzialità dei nostri paesi e di evadere dai luoghi comuni che fanno della Sardegna una cartolina piena di lustrini. Il programma completo, ricchissimo di appuntamenti musicali di primo piano, è disponibile qui