Il pensiero della morte, quasi un tabù nella nostra cultura, della fine che si avvicina, del tempo che passa senza sconti per nessuno: è il filo conduttore de “La morte ovvero il pranzo della domenica“, lo spettacolo teatrale che venerdì 12 luglio aprirà il festival La Notte dei Poeti, tra Nora e Pula, ideato e organizzato da CeDAC Sardegna con la direzione artistica di Valeria Ciabattoni e giunto oggi alla sua 42esima edizione; appuntamento alle 21.30 nella Regia Pretura in via Nora 195 a Pula.
Scritto e diretto da Mariano Dammacco, attore, drammaturgo, regista e pedagogo teatrale che nel 2021 ha conquistato il Premio Ubu con lo spettacolo “Spezzato è il cuore della bellezza”), “La morte ovvero il pranzo della domenica” racconta la storia di una donna non più giovanissima che si trova ad affrontare la paura della scomparsa dei genitori anziani; interpretata da Serena Balivo (Premio Ubu 2017 come miglior attrice under 35 e Premio Internazionale Ivo Chiesa 2021), la protagonista non perde l’appuntamento settimanale con il pranzo familiare della domenica.
“Gli spettacoli nascono da sé, con il tempo: alcune parole, immagini, pensieri cominciano a tornare e poi si raggrumano in un’idea, nell’idea di una storia, di una visione – sottolinea il regista – Approdato all’idea che è poi divenuta spettacolo, ovvero il racconto di una donna non più giovane che ogni domenica va a pranzo dai suoi genitori ultranovantenni, i quali se pure in buona salute, sanno che il loro prossimo appuntamento è con la morte e così non parlano d’altro, ho cominciato a buttare giù alcune pagine. Poi, come sempre ho coinvolto Serena Balivo e abbiamo cominciato la sua ricerca per trovare il modo di agire quelle pagine. È nato un personaggio per niente retorico, ricco di energie e di senso dell’umorismo. Poi il testo è andato a completarsi, Serena ha preso confidenza con il suo nuovo personaggio e ci siamo dedicati alla creazione dello spazio scenico dello spettacolo, un luogo non naturalistico, una soglia tra l’al di qua e l’aldilà.
Lo spettacolo, prodotto dalla Compagnia Diaghilev e della Compagnia Dammacco / Balivo, con il sostegno di Spazio Franco (Palermo) e Casa della Cultura “Italo Calvino” (Calderara di Reno), ha le musiche originali di Marcello Gori, la consulenza su spazio e luci di Vincent Longuemare e gli oggetti di scena a cura di Andrea Bulgarelli / Falegnameria Scheggia, porta in scena l’insolito ritratto di una famiglia raccontata attraverso uno dei momenti più normali, l’incontro a pranzo nel giorno di festa tra chiacchiere, ricordi, notizie più o meno importanti che ci si scambia a tavola. Emerge così la quotidianità della morte percepita attraverso gesti semplici e il banale scorrere del tempo che ci avvicina sempre più alla fine, mentre si afferma la consapevolezza che il pensiero che cerchiamo di allontanare, quello dell’addio, è parte essenziale della nostra stessa vita.
Il festival La Notte dei Poeti, realizzato con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Sardegna e del Comune di Pula e con il contributo della Fondazione di Sardegna, proseguirà nei giorni successivi: sabato 13 luglio alle 21.30 ancora alla Regia Pretura appuntamento con “Sig.ra Rossetta“, un viaggio fiabesco tra vita e sogno prodotto da Is Mascareddas con Donatella Pau in scena per la regia di Anna Fascendini.
Da giovedì 18 luglio fino al 27 luglio il programma si sposta nell’area archeologica di Nora a Pula: tra i protagonisti Franca Masu, Fabrizio Bentivoglio e Anna Foglietta, Paolo Jannacci & Band accanto a Rossella Dassu con il suo “In-Corpo-Reo.4”, le “Metamorfosi” da Ovidio e “Medea / Fragments”, la danza urbana di “Swan” e “The Last Lamentation” di Valentina Medda.
La foto è di Angelo Maggio