“Mi sento ancora all’inizio di strade che non so dove mi porteranno, strade spalancate, a patto che seguiate i vostri sogni”. Così la farmacologa e senatrice a vita Elena Cattaneo si racconta al Cagliari FestivalScienza. La scienziata, che da oltre trent’anni dedica la sua vita alla ricerca sulle cellule staminali e su una malattia neurodegenerativa ereditaria, la Còrea di Huntington, ha aperto il suo intervento al festival organizzato da Scienza Società Scienza.
Al centro dell’incontro il suo libro Scienziate, Storie di vita e di ricerca, le storie di dieci donne che rappresentano l’eccellenza della ricerca in Italia: Mariafelicia De Laurentis, astrofisica; Simona Lodato, neuroscienziata; Miriam Melis, elettrofisiologa, Alessandra Gentile, arboricoltrice, che sperimenta le NBT, New breeding techniques, biotecnologie per il miglioramento genetico delle piante; Costanza Miliani, chimica; Cătălina Oana Curceanu, fisica; Alessandra Mascaro, biologa che ha scoperto come gli scimpanzé siano capaci di curare i propri simili; Maria Giovanna Durante, ingegnera sismica; Silvia Ferrara, filologa; Vincenza Colonna, genetista.
Con Elena Cattaneo la farmacologa e neuroscienziata cagliaritana Miriam Melis, tra le premiate di questa dodicesima edizione del festival e l’ex rettrice dell’Univesità di Cagliari Maria del Zompo, neurologa e farmacologa, che ha intessuto il dialogo con le due colleghe.
Ed è stata una convesazione che ha toccato, naturalmente, il tema della parità di genere nelle professioni scientifiche, nello studio delle materie scientifiche, nell’ascesa al gradino più alto della ricerca e nei ruoli di comando nella comunità scientifica, contro “una cultura che spinge le donne a ritrarsi per ‘non disturbare’”, ha affermarto Cattaneo.
La conversazione è stata anche un’importante testimonianza di libertà per le ragazze e i ragazzi presenti in sala all’Exmà: su quanto le scienze, tutte le scienze, quelle cosiddette “esatte” e le scienze umane, rafforzino i diritti. “Non solo il metodo scientifico ha favorito l’aumento della vita media umana da 150 anni fa, ma ha anche promosso la libertà delle donne e degli uomini”, ha sottolineato Elena Cattaneo, nella doppia veste di scienziata e di senatrice a vita.
Maria Del Zompo ha messo in evidenza la battaglia di Cattaneo contro il no in Italia alla ricerca con cellule staminali, “una battaglia impegnativa perché i nostri politici hanno un rapporto strano con la scienza e vanno contro l’innovazione, promuovendo, al contrario, pratiche con nessuna evidenza scientifica, come con la legge pro cure stamina”. “
Miriam Melis studia il ruolo della dopamina, un neurotrasmettitore, e la sua importanza nei meccanismi di elaborazione degli stimoli sensoriali. La sua ricerca ha aperto la strada a possibili soluzioni a disturbi neuropsichiatrici che peggiorano in condizioni di stress: tra gli altri, ad esempio, quelli dello spettro autistico, da deficit di attenzione e iperattività, ossessivo-compulsivi, ansia, post-traumatici da stress, sindrome di Tourette, psicosi e schizofrenia. La scienziata è intervenuta sulla responsabilità sociale della scienza: “Noi abbiamo la responsabilità di comunicare ciò che facciamo, perché la scienza lavora per migliorare la vita di tutti”. Melis ha anche studiato gli effetti della cannabis sul cervello: “ Il THC della cannabis agisce sui neuroni in modo simile all’alcol e alla morfina”, ha sottolineato, rivolgendosi alla platea di giovani. La scienziata ha parlato anche di un altro tema complesso: lo stigma sulla ricerca biometrica sperimentale, la cosiddetta sperimentazione animale.
Tanti gli argomenti sul tavolo di discussione, che dimostrano come per svolgere le professioni della ricerca scientifica è necessario avere coraggio e la capacità di confrontarsi con diverse sensibilità, pregiudizi e derive ideologiche.
Nell’immagine di copertina Maria Del Zompo, Elena Cattaneo e Miriam Melis al Cagliari FestivalScienza