Cagliari, Iglesias, Oristano, Nuoro, Isili e Senorbì si preparano ad accogliere l’edizione 2024 del FestivalScienza, la diciassettesima. In attesa del conseguimento della maggiore età l’associazione Scienza Società Scienza, che organizza e promuove l’evento, ha scelto come linea guida dell’evento il tema della “contaminazione”, nello specifico quella fra le discipline umanistiche e le scienze esatte e sul come superare gli ostacoli che spesso oppongono le due culture. Il festival farà tappa a Cagliari dal 7 al 12 novembre e il programma è stato presentato il 29 ottobre al centro comunale d’arte Exma che anche quest’anno ospiterà la manifestazione.
C’è grande fermento per uno degli appuntamenti più attesi e seguiti della stagione autunnale cittadina. Il professor Davide Peddis, presidente di Scienza Società Scienza non dissimula la soddisfazione per un’edizione che si preannuncia di ampio respiro. La parola d’ordine è “contaminando“, ovvero la scienza e la ricerca più rigorosa che fanno i conti con le scienze umanistiche, incontrandosi sul terreno della “cittadinanza scientifica”, un concetto che la società non ha ancora abbracciato. In questi tempi dove si è passati rapidamente da essere fruitori dello sviluppo a schiavi dello sviluppo e dove pare che la vertigine tecnologica stia per ingoiare l’umanità forse occorrerebbe soffermarsi su questo concetto e trovare la strada per un rinnovato umanesimo scientifico che permetta alle persone competenti nelle loro specifiche aree di accedere e cimentarsi con discipline totalmente diverse. Riusciranno questi mondi apparentemente lontani a uscire dalla loro confort zone e trovare un efficace canale di comunicazione e di comprensione reciproca? Forse la risposta potrà darla proprio questo ricco e variegato festival.
Anche per questa edizione il programma scientifico potrà contare sul fondamentale contributo delle scuole, con gli studenti nel doppio ruolo di partecipanti e organizzatori di tantissimi degli eventi proposti. A partire dal 7 novembre si potranno visitare ogni giorno quattro mostre: “La belle Corine 2” curata da Alberto Masala sull’importanza della conservazione e della protezione del suolo; “Contaminazioni ovvero le mille dimensioni della bellezza – Alla scoperta dell’arte del micromondo” a cura di Laura Bifulco; il Corner “Science on Stage” e la mostra fotografica “La Scienziata del giorno” strettamente collegata alle presentazioni in apertura dei lavori curate da Carla Romagnino, presidente onoraria di Scienza Società Scienza, che dedicheranno ogni giornata a una singola scienziata, da Rita Levi Montalcini a Iréne Joliot Curie, mettendo al centro le difficoltà di genere incontrate nel loro percorso professionale ma inquadrandole soprattutto come esempi e solidi punti di riferimento.
Tantissimi i laboratori, ben 23, che vanno da quello curato da Luisa Maria Lusso e Anna Musinu in collaborazione con Lega Ambiente al parco di Tuvixeddu a quello sulla matematica e la cecità con Michele Di Dino, da La grande storia del cielo – Storie astronomiche a teatro a cura di Silvia Casu quella sul legame profondo fra Musica e Matematica curata dal Prof. Moreno Andreatta.
Il festival verrà inaugurato ufficialmente giovedì 7 novembre nell’Aula Magna del Rettorato in via Università con la doppia conferenza che vedrà il professor Gianfranco Pacchioni in una lectio dal titolo “Dalla genetica all’intelligenza artificiale. Le geniali intuizioni di Primo Levi sul destino dei sapiens”, seguita da “Vantaggi e pericoli della moderna Intelligenza Artificiale” con l’intervento del professor Marco Salvatore Nobile.
Le altre conferenze si terranno quasi tutte all’Exma e da venerdì 8 vedranno in cattedra, è proprio il caso di dirlo, Erika del Grosso, Riccardo Freccero, Patrizia Zavattari, Luca Mari, Moreno Andreatta, Sandra Lucente, Giovanni Covone, Paolo Alessandrini, Alessandra Carucci, Aldo Muntoni, Giorgio Haesusermann, Roberta Agabio, Sandro Demuro, Antioco Floris, Viviana Fanti ed Elena Cattaneo. Ce ne sarà per tutti i gusti, dal cinema all’ecologia, dalla matematica spiegata in lingua logudorese,”Contos matematicos de foghile”, all’astronomia, dall’elettromagnetismo ai numeri e le geometrie nel gioco del calcio. Il programma completo e dettagliato è consultabile sul sito https://festivalscienzacagliari.it/
Da segnalare il premio Donna di Scienza 2024, quest’anno conferito a Eugenia Tognotti docente di Storia della medicina e Scienze Umane dell’Università di Sassari che verrà consegnato il 12 novembre alle 16, assieme ai premi per le altre due sezioni, quella dedicata alle giovani ricercatrici cagliaritane e quello di ultima istituzione rivolto alle insegnanti in servizio in Sardegna nelle scuole superiori che si sono distinte nella didattica della scienza e nella diffusione scientifica.
Uno spazio importante avrà anche il progetto GRS: Giovani Reporter per la Scienza ideato dal giornalista Giuseppe Murru che avrà come protagonisti gli studenti cagliaritani che potranno cimentarsi nel giornalismo e raccontare il festival con articoli, interviste e fotografie e iniziare a capire l’importanza delle fonti, della verifica delle informazioni e della qualità della narrazione.
Saranno giornate intense e ricche di eventi dove chiunque potrà partecipare e assistere a una variegata serie di eventi e appuntamenti dove c’è veramente l’imbarazzo della scelta e magari alla fine scoprire che dopotutto anche le scienze esatte, forse, sono come scriveva Primo Levi molto simili alla materia e che “comprendere la materia è necessario per comprendere l’universo e noi stessi: e che quindi il Sistema Periodico di Mendeleev, che proprio in quelle settimane imparavamo laboriosamente a dipanare, era una poesia, più alta e più solenne di tutte le poesie digerite in liceo: a pensarci bene, aveva perfino le rime!” Cosa c’è di più umanistico di questo?