Dopo aver girato il mondo, il progetto internazionale intitolato Real Heroes, nato dalla regia di Mauro Lamanna e Juan Pablo Aguilera Justiniano e progetto sonoro curato da Samuele Cestola, arriva a Cagliari dal 5 al 18 maggio, escluso il lunedì 8, tutte le sere alle 18.
Studiato per offrire un punto di vista originale, il progetto, prodotto da Oscenica in coproduzione con Sardegna Teatro, ha debuttato in Grecia ed è stato rappresentato anche in Spagna, Italia, Cile, Argentina Uruguay; si presenta come performance itinerante, che accompagna gli spettatori in angoli di città non segreti ma resi inediti dal punto di vista offerto.
Una bandiera rossa da seguire in un percorso accuratamente scelto che ricalca nel giusto modo le ambientazioni delle storie proposte, e che, seppure già calpestato, si presenta come collocazione perfetta.
Due le storie proposte, legate dal filo conduttore della paternità, della mancanza di libertà e della disperazione che si trasforma in speranza: quella di Sebastian, cileno, privato dei figli durante la dittatura di Pinochet, e quella di Gianluca, calabrese, privato della dignità da un mondo insensibile all’importanza delle piccole cose che gli rende impossibile essere il padre che vorrebbe.
L’arte urbana è un tema ricorrente, minuziosamente descritta e facilmente ritrovabile nelle panoramiche vedute scelte.
“Camminare come un atto di ribellione” è uno dei temi proposti dalla storia di Sebastian, che rende ancora maggiore il coinvolgimento del pubblico.
Due storie parallele, due storie vere, che si intrecciano e che trasmettono ognuna il proprio messaggio, veicolato fuori dai tempi e dal contesto originario, ma che arrivano comunque non come se si fosse spettatori, ma parte attiva.
Quindi alla stessa visuale potrà corrispondere una diversa visione, a seconda dello scorcio intercettato durante la narrazione, o della musica che in quel momento ha enfatizzato un dettaglio, o di come viene recepita l’intonazione del personaggio narrante.
La performance, accompagnata personalmente dal regista Lamanna, rende totale il coinvolgimento grazie all’uso di cuffie bluetooth con tecnologia audio a 360 gradi e visori virtual reality a corredo e completamento dell’esperienza. Si crea così un contrasto di situazioni che paradossalmente rendono possibile l’intreccio di vicende, periodi e ambientazioni totalmente slegate.
Attraversare una città diversa trasportati da storie lontane ma attuali, e riappropriarsi dei suoi spazi come ipotetiche sedi di eventi senza un’effettiva collocazione, ma con totale immedesimazione.
Un’arte diversa, attuale e che emoziona.
Informazioni ulteriori sui biglietti e dettagli sulla performance si trovano nella pagina di Sardegna Teatro.