Inizierà mercoledì 10 luglio nei comasinos di Scano di Montiferro una nuova edizione di ‘In Tzilleri, vecchi e nuovi contesti del Canto a Tenore’ promossa dall’Isre all’interno del progetto ‘Istèrridas: Ricerca, salvaguardia e diffusione della pratica del canto a Tenore’.
La rassegna proseguirà nei bar, tzilleris, di Bolotana (giovedì 11 luglio), di Lodine (il 17), di Bultei (il 18), di Monti (il 23) e di Loculi (il 26); coinvolgendo, appunto, quei posti che nei nostri paesi sono ancora oggi un importante luogo di aggregazione sociale e che per tanto tempo sono stati la migliore palestra per le voci dei cantori a cuncordu, a cuntratu, a cussertu, a tenore insomma.
“La nostra idea – spiega Bustianu Pilosu, coordinatore della rete del canto a Tenore – è quella di recuperare almeno in parte questi luoghi, in occasioni speciali magari, in collaborazione con i baristi e con le amministrazioni. Così questi sei incontri proposti dal progetto ‘Istèrridas’ si presentano come un modello, un esempio da imitare in tutte le comunità, sia in modo spontaneo che organizzato”.
Gli appuntamenti saranno realizzati senza impianti di amplificazione (né trumbas e né service) ma saranno registrati e filmati in presa diretta creando una documentazione in contesto. Altra caratteristica da rimarcare – sebbene si tratti di appuntamenti calendarizzati e con interpreti definiti – sarà quella della spontaneità generata dall’incontro di boghe, mesu boghe, bassu e contra.
Come anticipato, il primo evento rispetterà la particolare tradizione montiferrina. Per cui le performance di mercoledì 10, dalle 20 alle 22.30, non si terranno nei bar ma in tre comasinos: i padroni di casa del ‘Cuncordu Sas Bàtoro Colonnas’ ospiteranno due gruppi di canto a tenore di altri rispettivi paesi: il ‘Santu Laretu’ di Silanus e il ‘Pòpulu sardu’ di Oliena.
Nelle parole di Diego Pani, responsabile tecnico scientifico del progetto, con questi appuntamenti si restituirà al canto a tenore “quella sua funzione di aggregazione sociale, di incontro intergenerazionale aperto a tutti, per esprimersi e per dare alle nuove generazioni la possibilità di apprendere ‘sa moda’ del paese dalla viva voce dei cantori più grandi e non solo dai dischi o da YouTube”.
Come già detto, ‘In Tzilleri’ è una delle azioni programmate all’interno di ‘Istèrridas: Ricerca, salvaguardia e diffusione della pratica del canto a Tenore’ (progetto dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico finanziato con fondi ministeriali della L. 77/2006) che quest’anno coinvolge i bar delle comunità citate dopo una prima edizione del 2022 disseminata nei tzilleris di Pattada, Padru, Orotelli e Dorgali.
‘Istèrridas’ si inserisce sul solco tracciato da ‘Modas’, progetto finanziato dal MIBAC con il bando 2018 della Legge N°77 a tutela del patrimonio immateriale Unesco, ereditandone l’attenzione per la diversità culturale e musicale e l’inclusione di questa in un percorso di ricerca omnicomprensivo di più approcci; da quelli accademici e di studio a quelli relativi alla disseminazione pubblica dei risultati e alla promozione regionale, nazionale e internazionale del bene. In primo piano, come sempre, i cantori, il loro saper fare e la cura della propria arte, oggetto di ricerche, momenti performativi, laboratori scolastici, pubblicazioni e dischi.
Direttrice: Francesca Mulas
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