Questa data è orami una celebrazione annuale dal 2017, quando in sordina solo per i primi cinque giorni un collettivo sconosciuto che rispondeva e risponde ancora al nome di ‘Liberato’ uscì con una canzone che poi fece storia: ‘9 Maggio’.
Sono otto anni ormai che di questo collettivo, o artista solista che collabora (anche con i massive Attack) si continua a non sapere quasi nulla e l’unica cosa che invece si sa è ogni nove maggio qualcosa dovrà sempre accadere. Sarà curioso quel giorno in cui non accadrà nulla, ma si spera che ne siamo ancora ben lontani.
Questa volta abbiamo una canzone dal gusto quasi french touch, che logicamente dura i radiofonici tre minuti e mezzo, che inizia quasi fosse un richiamo amoroso a la ‘D.A.N.C.E.’ dei Justice che furono, poi rimane sospesa un po’ eterea, un po’ sterile, e finisce senza lasciare una grossa presa o effetto, cosa che purtroppo ultimamente tutta la produzione liberatesca genera, sia per parte musicale sia per quella video: abbandonata immediatamente l’AI molto raffazzonata e anche “creepy”, ora abbiamo di nuovo la gioventù di beautiful losers partenopei dei video precedenti, più eterogenea ma sempre sotto effetto di stereotipi, che, sarà stata onorata anche dagli Slowdive, qui sempre su Nemesis Magazine, ma dopo un po’ smette di appassionare.
Fumata grigina, tanto per usare termini necessari in questi giorni o effetto ennesima versione iPhone, per chi ragiona sul lungo periodo.
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