E’ stato ultimato a Firenze, in via Canova, un grande murale dedicato ad Antonio Gramsci, filosofo, intellettuale, giornalista e fondatore del Partito comunista italiano, nato ad Ales nel 1891 e morto nel 1937 a Roma per le conseguenze di una dura carcerazione in seguito alla condanna del Tribunale fascista. L’opera è stata commissionata a Jorit, muralista napoletano, dall’associazione culturale Teatro Puccini, in collaborazione con l’assessorato comunale allo sport, politiche giovanili, città della notte, terzo settore, immigrazione, lotta alla solitudine del Comune di Firenze.
Il lavoro è stato terminato oggi dopo due settimane ed è stato raccontato dallo stesso Jorit sul suo profilo Facebook. “Gramsci non è solo il filosofo italiano più letto e tradotto nel mondo. Antonio Gramsci è soprattutto una cosa: lotta. Lotta per un mondo migliore, per la sanità e scuola pubblica, per il diritto e il DOVERE del lavoro, per lo stato sociale, per l’eliminazione della povertà e delle disparità nord-sud e soprattutto lotta per dare potere a chi realmente crea ricchezza nella società, i lavoratori. Per le sue idee è stato incarcerato dal regime fascista e non è un caso che chi lo attacca oggi si rifa più o meno apertamente al ventennio. E invece le idee di Antonio hanno mosso non solo in Italia ma ovunque nel mondo le lotte di milioni e milioni di lavoratori che proprio grazie ad esse hanno visto migliorare le proprie condizioni di vita. Chissà che penserebbe oggi vedendo che quel modello tanto faticosamente costruito viene smantellato e che ad ogni pezzo che viene distrutto aumentano egoismi e sfruttamento. Quanto ci manchi, Antonio…”
(foto di Marco Borrelli)