di Francesca Mulas
Il prodigio sardo della syntwave. I Goblin con la voce di Robert Smith. Un artista da ascoltare in loop. Sono tante le ottime recensioni che Confrontational ha collezionato negli ultimi anni fin dall’esordio sulle scene della synthwave europea, nel 2015. Cinque anni di intensa attività in studio e live, con partenza da Cagliari, sud Sardegna, per approdare sui palchi più prestigiosi di mezza Europa. Cinque anni di collaborazioni importanti, da Toby Carpenter a Tobias Bernstrup, da Tying Tiffany a Monte Pittman a tanti altri. Un curriculum di tutto rispetto, per il produttore e musicista cagliaritano Massimo Usai, che lo ha portato, unico artista sardo, a esibirsi nel maggio 2018 al Wave Gothic Trreffen di Lipsia, il più grande festival goth/ebm del mondo.
La storia di Confrontational ha inizio nel febbraio 2015 con l’uscita di “Done With you”, ep anticipato dal video in anteprima pubblicato su Noisey, canale musicale di Vice. Da allora ha dato vita a tre Lp “A dance of shadows” (2015), “Kingdom of night” (2016) e “The burning dawn” (2017) concepiti come un trittico con lo stesso stile grafico curato da Branca studio, e un quarto, “Under cover of darkness” (2019), raccolta di cover di nove brani più o meno conosciuti degli anni Ottanta, una riscrittura personalissima di suoni e atmosfere eighties creata in collaborazione con Adrien Grousset, Cody Carpenter, Amedeo e Tobias Bernstrup. Nei prossimi mesi vedrà la luce il nuovo lavoro in studio, anticipato dal doppio singolo “Temptation / Black glasses” sui digital store dal 3 agosto (qui il link)
Filo conduttore di tutti i brani è il gusto per le sonorità elettroniche degli anni Settanta e Ottanta arricchite da suggestioni contemporanee e accenni di techno oscura e darkwave. I brani sono scritti e cantati da Usai, mentre nelle esibizioni dal vivo è affiancato da Juan Zurdo e altri musicisti.
Il processo creativo di Confrontational / Massimo nasce da input diversi: “Una scena cittadina, una frase in un libro, una scena di un film, più spesso qualcosa che mi è successo, su cui mi capita di riflettere – ci ha raccontato – Mi lascio guidare da una ‘immagine’ di riferimento del sound che vorrei sentire. Spesso mi arriva un titolo e lascio che sia quello a decidere l’atmosfera. Musica e parole seguono, sempre insieme. So quando un brano deve restare strumentale e così mi oriento. Capisco che un disco è pronto per essere concepito / registrato quando ho fra le mani un primo brano che racchiuda l’anima di come vorrei suonasse quell’album: per “A dance of Shadows” era “Flat/line”, per “Kingdom of the night” era “In the line of fire” e per “The burning dawn” era “Under the killing sun”. La tracklist del disco nasce attorno quel brano originario in maniera completamente organica, ed i brani sono come i capitoli di una novella”.
Le collaborazioni, invece, nascono da una richiesta diretta, spesso una semplice email: “Ho sempre desiderato avere la possibilità di collaborare con le persone la cui musica mi ha ispirato, e quando mi sono trovato con dei brani che mi facevano pensare al loro sound ho provato ad entrare in contatto. Cody è stata la prima persona con cui ho collaborato, su “To live and die on the air”. Lui compare su ogni album che ho realizzato e mi ha dato la spinta per continuare a mandare brani agli autori che sento affini. Anche con Tying Tiffany il contatto è avvenuto tramite email, avevo visto il suo show nel 2012 qui a Cagliari, di supporto ai Killing Joke, e sin da allora ho sognato di realizzare un brano con lei. Adrien Grousset invece l’ho conosciuto di persona quando abbiamo aperto il concerto dei suoi Carpenter Brut al Synthzilla Fest di Lione nel 2015. Siamo dello stesso anno e siamo due nerd della chitarra con una gran passione per John Carpenter, ecco perché l’ho voluto a tutti i costi”.
Tra gli artisti che hanno accompagnato Confrontational negli ultimi anni c’è il musicista e artista visuale svedese Tobias Bernstrup: sua è la voce in “Summertime Love” dall’album “Under cover of darkness”, una rivisitazione in chiave elettronica di “Boys” di Sabrina Salerno. “Realizzarne una cover insieme a Tobias era un mio sogno da tempo. L’ho conosciuto nel 2014, e quando è uscita ‘Keep faith’ (con Hante) lui mi ha scritto entusiasta. Da allora abbiamo cominciato a lavorare insieme e infine abbiamo dato vita a ‘Summertime love’, che dal vivo è il nostro asso nella manica. In qualsiasi nazione la suoniamo la gente si scatena: cori urlati ed una gran voglia di lasciarsi andare. Anche in Italia, dove il pubblico è sempre più restio a dimenarsi che all’estero, quando parte il funk iniziale anche i più insospettabili si lasciano andare. L’anno scorso al Frantic Festival, dove ci hanno invitato insieme a Napalm Death, Voivod, Master Boot Record, Agnostic Front e Discharge, abbiamo fatto ballare una platea di soli metallari sulle note di Sabrina”.
Le sonorità di Confrontational guardano all’Europa, soprattutto Inghilterra e Germania. Ma c’è tanto, tantissimo di Sardegna. “In passato ho vissuto all’estero e adoro viaggiare, ma amo la mia città, Cagliari, dove ho la mia famiglia, la mia casa e il mio studio, e questa si è rivelata sempre una gran cosa a livello produttivo. Mi piace stare qui. Il suono di Confrontational è pesantemente influenzato dall’aura che pervade Cagliari. Sin dal primo video, “Done With You”, ho voluto rappresentare il luogo in cui questa musica è nata. Nell’artwork del Trittico la città è quasi protagonista, soprattutto in ‘Kingdom of night’, con la Necropoli di Tuvixeddu sullo sfondo. La città è davvero una figura centrale nello sviluppo dei miei brani e sono orgoglioso delle mie radici”.
(la foto in evidenza è di E. Migliorucci)