Nuuovo appuntamento ieri a Santu Lussurgiu, con l’appuntamento ‘Cantanne a S’Antiga’ dedicato al canto a chitarra di tradizione logudorese e gallurese, per gli incontri e gli approfondimenti musicali della rassegna Hymnos Off organizzati dalla Fondazione Hymnos.
L’evento, svoltosi nella Casa di Donna Caterina di via Bonaria, ha fatto rivivere la magia di un canto che nasce popolare ma che, come spiegato da Ignazio Macchiarella dell’Università di Cagliari e da Salvatore Carboni, esperto e cultore della materia, attualmente rappresenta una forma colta della nostra tradizione. Una forma che anche solo nell’ascolto richiede una certa competenza da entrambi i punti di vista testuale e musicale.
I cantadores Franco Figos e Marco Manca (era invece assente rispetto al programma Daniele Giallara), artisti ancora giovani ma al contempo di grande esperienza, hanno cantato un repertorio di testi eseguiti nella classica scaletta comprendente canti in re, sa nugoresa, sos mutos, sa gadduresa, sa filognana, sa corsicana e sa piaghesa accompagnati dalla chitarra arpeggiata di Pietro Nieddu.
Figos e Manca, rispettivamente 33 e 43 anni, hanno potuto mostrare ai presenti il loro stile interpretativo personale sviluppato nella loro carriera e che gli appassionati sanno riconoscere e apprezzare tra i tanti che si manifestano nelle gare a chiterra.
Scopo dichiarato della manifestazione era quello di proporre una lettura ‘all’antica’ di questo spettacolo tradizionale: un chiaro richiamo alle esibizioni degli anni ’50 e ’60. In questa chiave interpretativa è stata coerente la scelta di rinunciare all’uso della amplificazione, con un’esibizione in acustico destinata ad un pubblico competente che privilegia l’ascolto silenzioso dei melismi e dei ‘trazos’ interpretativi dei cantadores.
Altro elemento di sicuro riferimento all’estetica musicale originaria è stato l’accompagnamento affidato alla chitarra ad arpeggio (spesso le gare sono accompagnate dalle esecuzioni con il plettro e a volte anche con la fisarmonica).
La rassegna della Fondazione Hymnos, che appunto propone una serie di incontri culturali ed eventi dedicati alle musiche tradizionali pur partendo dalla sua vocazione fondativa relativa alla promozione e alla valorizzazione del canto a più voci, liturgico e paraliturgico, proseguirà per tutto l’autunno.
(foto di Tiziana Putzolu)