“Immagina un mondo in cui ogni singolo essere umano possa condividere liberamente la somma di tutta la conoscenza”. Eccola, l’immagine a cui pensiamo immediatamente: è l’enciclopedia Wikipedia, on line, libera, gratuita e costruita da chiunque voglia contribuire con le proprie competenze. Wikipedia oggi festeggia i vent’anni di vita: era il 15 gennaio 2001 quando la pagina venne lanciata la prima volta con il messaggio di benvenuto “Hello World” scritto dal fondatore Jimmy Whales.

Non è certo la somma di tutta la conoscenza, ma ci manca poco: oggi il sito raccoglie 55 milioni di voci del sapere in 316 lingue diverse (qui c‘è anche la versione in sardo con 6500 voci).
L’idea era semplice ma potentissima: la condivisione globale e gratuita della conoscenza costruita grazie al sapere di tutti. L’intuizione dei creatori, l’imprenditore Jimmy Whales e il filosofo Larry Sanger, si rivelò vincente: l’enciclopedia on line è oggi il quinto sito più cliccato al mondo con 5,7 miliardi di visite al mese (per i curiosi: al primo posto c’è Google con 81 miliardi di visite mensili, seguono Youtube, Facebook e il motore di ricerca cinese Baidu).
Il successo di Wikipedia, da quella prima versione inglese che si appoggiava a un solo server e usava la tecnologia Wiki sperimentata appena sei anni prima, fu immediato: se nel 2001 contava 24 mila voci, i contenuti aumentarono esponenzialmente in pochi anni; nel 2003 arrivò la fondazione senza scopo di lucro Wikimedia Fundation per la gestione della struttura (e dei suoi siti paralleli) e nel 2004 nasceva Wikimedia Italia; nel 2006 la rivista Time inserì Jimmy Whales tra le 100 persone più influenti al mondo. Nel 2008 entrò nel Guinness dei primati come enciclopedia più grande del mondo con 7 milioni e mezzo di voci e oggi ne sono state compilate 55 milioni. Solo in Italia è usata da oltre due milioni di persone e contiene più di un milione e seicento mila notizie. Attualmente ci sono 280 mila volontari che inseriscono voci nuove o correggono e aggiornano quelle esistenti. Il tutto in forma volontaria e con consultazione libera per gli utenti che possono sfruttare i contenuti con licenza Creative Commons CC BY-SA.

In tanti, nel tempo, hanno messo in dubbio l’attendibilità delle voci di Wikipedia, dal momento che sono costruite senza la supervisione di un comitato scientifico; nonostante ciò anche le grandi istituzioni culturali e scientifiche hanno imparato a sfruttare il grande potenziale del sito. Nel 2005 la rivista scientifica Nature diede il suo avvallo a Wikipedia per la cura delle sue voci scientifiche e negli ultimi anni i compilatori sono sempre più rigorosi nell’indicazione delle fonti. “Le fonti si trovano in calce alle pagine – leggiamo sulla pagina pubblicata in occasione dell’anniversario – in modo che i lettori possano sempre sapere da dove provengono le informazioni contenute. Ma non solo: gli utenti di Wikipedia vigilano continuamente sulle voci, per arginare la diffusione di informazioni parziali o errate, bufale e fake news. In molti casi le informazioni errate vengono corrette nel giro di pochi minuti, specialmente quando vengono inserite in voci ad alta visibilità”. L’ultimo sostegno a Wikipedia è arrivato in piena emergenza sanitaria: a ottobre scorso l’Organizzazione mondiale della Sanità ha stretto un accordo con la fondazione per la raccolta delle informazioni aggiornate e verificate sul Covid-19.

Come festeggiano i vent’anni dalle parti di Wikipedia? Con una serie di eventi on line (tra cui la campagna per invitare i bibliotecari a inserire riferimenti bibliografici nelle note), pagine celebrative, workshop e proiezioni. C’è anche la pagina degli auguri, per chi volesse mandare un ringraziamento all’enciclopedia più famosa del mondo.