C’è la Sardegna più misteriosa e nascosta, quella sconosciuta agli sguardi dei turisti, in “Animas”, l’ultimo videoclip firmato Ilienses on line dal 25 maggio. Il video, diretto da Enrico Marras, accompagna il singolo che il duo di Gavoi ha prodotto pochi mesi fa a due anni di distanza dal disco “Civitatis Barbarie” (Mario Gottardi ne ha parlato qui su Nemesis Magazine): un “canto di rinascita spirituale dedicato a tutte le creature della terra”, sottolineano, dove forti si sentono gli echi della musica tradizionale interpretata in chiave contemporanea e in una visione più oscura e mistica.
Natascia Talloru e Mauro Medde, che nel 2018 hanno dato vita al progetto Ilienses mescolando la passione per la cultura sarda al fascino per la simbologia e la ritualità, hanno voluto celebrare “tre concetti fondamentali dell’esistenza che sono anche parte della nostra storia: il cerchio o ciclo della vita, la Rinascita e la Madre, intesa come Madre Terra, principio della creazione, dell’unione tra maschile e femminile”. Nel videoclip spiccano alcuni dei simboli più arcaici della cultura isolana: gli amuleti, capaci di scacciare il male e proteggere chi li indossa e la maschera del carnevale, qui rappresentata da “su murronarzu” di Olzai, metà maiale e metà capra. Il canto di “Animas” affidato alla bella voce di Natascia Talloru è accompagnato dal suono degli strumenti tradizionali sardi rivisti in chiave contemporanea. Sullo sfondo, i suggestivi scenari delle foreste di Tonara e Gadoni, il nuraghe Orolo di Bortigali, il sito di Serra LOnga a Sorgono, il lago di Gusana vicino a Gavoi, il parco Sa Crabarissa di Austis