C’è un mondo meraviglioso dentro ‘Wonderlands, la ricerca e la meraviglia‘, la prima mostra antologica firmata dall’artista sardo Giorgio Casu e visitabile da oggi all’Exmà di Cagliari. Un mondo fatto di incontri, viaggi, suggestioni lontane, e poi letteratura, cinema, fotografia, fumetti e manga, arte classica, barocca e contemporanea. Ci sono personaggi che sembrano usciti da una fiaba, geometrie in bianco e nero e elegantissime figure astratte, segni carichi di simbolismo e creature immaginarie, richiami ai viaggi, ad animali mitologici, mondi sconosciuti e misteriosi. Un mondo variopinto e ricchissimo legato da un filo rosso, la personale visione del mondo di Giorgio Casu.
L’artista in arte Jorghe, 46 anni, una vita trascorsa in viaggio (dall’Australia al Sud Est Asiatico, dagli Stati Uniti al Messico), oggi ha scelto di tornare in Sardegna e stabilirsi qui. E un ritorno a casa non poteva avere migliori auspici di una mostra che raccoglie nella grande sala delle Volte del centro comunale cagliaritano circa settanta opere create in più di dieci anni di attività. Casu è conosciuto soprattutto per i suoi grandi murales che abbelliscono il paese di San Gavino, dove dal 2014 è attiva l’associazione culturale Skizzo con Non solo murales, un progetto che ha portato nelle strade del comune del Medio Campidano oltre sessanta opere di grandi e grandissime dimensioni firmate da muralisti di tutto il mondo.
Ma se conosciamo bene la street art firmata Jorghe (celebri Eleonora, Kore e Don Chisciotte e l’ultimo, “l’albero della vita” dedicato al poeta Faustino Onnis di cui abbiamo parlato qui, tutte realizzate a San Gavino) è un po’ meno nota la produzione su tela, grafica, digitale e le installazioni mentre sono del tutto sorprendenti le ceramiche artistiche con cui si apre la mostra.
Il percorso ha inizio infatti con le uova di elefante, creazioni fantastiche che suggeriscono una riflessione sulla potenza immaginifica dell’arte, attraversa poi le opere di realismo magico con animali dalla forte carica simbolica come il pavone, il gufo, il dodo, raggiunge le creature femminili dai tratti ben riconoscibili (tra tutte Kore, realizzata in una grande parete a San Gavino e poi riprodotta su tela) e le raffinatissime rappresentazioni degli alberi della vita.
Tra le pareti del museo volteggiano farfalle e colibrì che dietro una bellezza armonica nascondono riferimenti alla fisica e alla geometria. Il mondo di Jorghe non è un mondo fatto solo di bellezza ed eleganza ma porta con sé, in maniera più o meno velata, infiniti rimandi alla letteratura, la mitologia, le scienze: “Emerge l’attitudine alla ricerca, ad una continua esplorazione quasi da etnografo – scrive Simona Campus, curatrice della mostra – in virtù della quale l’artista raggiunge e connette latitudini lontane nello spazio e nel tempo: accade così che le suggestioni dell’antica civiltà Maya incontrino il repertorio immaginifico della Sardegna, e l’ancestrale si innesti sul contemporaneo”. Tutto il percorso all’interno dell’Exmà, allestito da Salvatore Campus e impreziosita dall’installazione sonora creata ad hoc da Satya Hindujia, è una scoperta continua, un’immersione totalizzante che ci invita a dimenticare per qualche istante la realtà del nostro quotidiano e abbandonarci finalmente allo stupore dei sogni.
“Wonderlands” sarà visitabile nello spazio di via San Lucifero fino al 12 settembre dal martedì alla domenica dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20 (qui tutte le informazioni). L’ingresso è limitato a 15 persone per volta, è dunque consigliabile prenotare al numero 070666399. L’Exmà è accessibile a tutti, anche alle persone con disabilità motoria.
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(L’immagine in evidenza è del Consorzio Camù; le immagini della galleria e i video sono del Consorzio Camù e di Francesca Mulas; l’intervista è stata realizzata con il supporto di Manuel Usai)