Il paese, ormai celebre per i suoi murales, dedica una parete al ricordo di Faustino Onnis, intellettuale, poeta, antifascista.
Il murale porta la firma di Giorgio Casu, direttore artistico del progetto Non Solo Murales, impegnato da ormai sette anni con l’associazione culturale Skizzo ad arricchire il volto urbano del paese con oltre sessanta opere originali. Oggi grazie a lui e ai tanti volontari dell’associazione, che vanta una nutrita partecipazione femminile, San Gavino è uno dei cuori pulsanti della street art in Sardegna.
Si intitola ‘Tree of life, l’albero della vita’, o ‘sa matta de sa vida’ (in sardo), il monumentale omaggio a Faustino Onnis. L’idea di realizzarlo è nata da una chiacchierata con Luciana, figlia del poeta e presidente della Fondazione Faustino Onnis Onlus e ha avuto il sostegno della Fondazione Sardegna. Un modo creativo per riportare la memoria del poeta al suo luogo d’origine, come ci ha raccontato Riccardo Pinna, presidente dell’associazione culturale Skizzo.
Qui a San Gavino infatti Faustino Onnis nasce nel 1925, ben determinato fin da giovane a difendere il libero pensiero dalla frusta fascista e a schierarsi a difesa dei più deboli. Fu incarcerato per avere partecipato a una manifestazione in difesa delle donne che erano state stuprate dai paracadutisti della 183° Divisione Nembo. L’esperienza del carcere e il duro lavoro ai limiti dello sfruttamento non gli impedirono di rafforzare la sua coscienza politica attiva e di spendere ogni guadagno nei libri, suoi maestri di vita. Ad appassionarlo sono soprattutto la lingua, la cultura e la letteratura sarda, passione che gli apre le porte del cenacolo di intellettuali di Cagliari impegnati nelle stesse battaglie storiche e culturali: Angelo Dettori, Francesco Masala, Giovanni Lilliu, Benvenuto Lobina, Matteo Porru, Aquilino Cannas.
Giusto quindi perpetrare il suo ricordo attraverso qualcosa di vivo e dinamico, e giusto farlo con un’attività, come quella del muralismo, che comporta socialità, confronto e dialogo. Il lavoro di pittura infatti ha impegnato per una settimana circa Giorgio Casu e una decina di volontari.
L’importanza di un momento come questo, dopo la dura lezione del lockdown, è stata fondamentale per ritrovare il piacere della conversazione e del far crescere un territorio che, grazie alla street art, ha saputo far parlare di sé in circuiti internazionali e attrarre un turismo colto e consapevole delle potenzialità della Sardegna e degli artisti sardi.
L’opera si affaccia su un giardino privato in un’area pedonale molto frequentata e utilizza la simbologia dei semi per raccontare di come le suggestioni create da Faustino Onnis, abbiano fatto germogliare pensieri, ricordi, sensazioni nei suoi lettori. Le radici rappresentano l’attaccamento fedele alla sua terra e i rami, così carichi di diramazioni le molte vie felici a cui conduce la cultura.
Non un ritratto quindi, ma una vera interpretazione e trasposizione della vita di un uomo dedito alla bellezza e alla giustizia.