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A Cagliari il Sardinia Archeo Festival per raccontare l’uomo nel suo movimento mediterraneo attraverso i secoli

Di Redazione
31/05/2025
in Cultura
Tempo di lettura: 5 minuti
A Cagliari il Sardinia Archeo Festival per raccontare l’uomo nel suo movimento mediterraneo attraverso i secoli

Ritorna a Cagliari il Sardinia Archeo Festival, organizzato dall’associazione culturale Itzokor odv. Sabato 7 e domenica 8 giugno archeologi, storici, scienziati, antropologi e musicisti terranno banco al centro d’arte Il Ghetto in due giornate dense di appuntamenti: interventi, presentazioni di libri, concerti e laboratori per i più piccoli, in un programma pensato per un pubblico più ampio degli addetti ai lavori, per scoprire il passato, ma anche per cercare di capire l’attualità nostra.

Le due giornate al Ghetto sono anticipate, venerdì 6 giugno, da una passeggiata archeologica agli scavi sulla Sella del Diavolo, all’imbrunire. Faranno da guida gli archeologi che dirigono le attività di indagine su quel territorio, Alfonso Stiglitz, Maria Adele Ibba, Fabio Pinna, Anna Luisa Sanna e Francesco Mameli.

Fulcro, motore dell’interesse del festival, è l’essere umano, visto, analizzato, raccontato nel suo movimento mediterraneo, attraverso i secoli. Mirabilia è il titolo della sua edizione 2025, è il filo rosso, la rotta segnata, lungo la quale gli ospiti intervenuti saranno compagni di viaggio per provare a raccontare il passato e il presente mediterraneo.

IL PROGRAMMA DI SABATO 7 GIUGNO

Il programma di conferenze e concerti al Ghetto prende il via nel pomeriggio di sabato 7 giugno, con inizio alle15. Apre gli interventi il professore ordinario di Filologia greca e latina dell’Università di Siena Tommaso Braccini, sul tema ‘I libri delle meraviglie: avventure di antichi testi nel Mediterraneo’.

L’egittologa Divina Centore, dal 2018 al Museo Egizio di Torino, interviene sulla scorta del suo libro ‘Faraoni e fiori’ (edito dal Mulino).

‘Il fascino dell’esotico. Interazioni e connessioni culturali nella Sardegna nuragica’ è il titolo dell’intervento di Gianfranca Salis, archeologa della Soprintendenza ABAP di Cagliari e Oristano.

‘Dioniso, Alessandro e l’India: una storia di vino’ sono le suggestioni proposte da Omar Coloru, professore associato di Storia Greca all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.

Il giornalista e scrittore, Valerio Calzolaio (è stato ricercatore di storia costituzionale, docente diritto costituzionale e deputato per quattro legislature) propone una riflessione sul tema ‘Isole Carcere – Geografia e storia’.

‘Nostos, Exodos Odissei senza sponde…da quale parte del mare…’ è il titolo della sezione musicale del festival, curata da Gerardo Ferrara. Ne fa parte il Bohemian duo, formato dal multipercussionista Pierpaolo Sedda e Roberto Bernardini, musicista poliedrico, che spazia dalla chitarra all’oud, in concerto in chiusura di serata con il progetto musicale ‘Navigando le Musiche dei Mari’.

Per bambini dai 7 ai 12 anni è dedicato, invece, il percorso esplorativo ‘Occhi che sentono, orecchie che vedono’, con il documentarista e videomaker Massimo Gasole. (info e prenotazioni al numero 327 6125314), in programma sabato 7 e domenica 8 giugno.

IL PROGRAMMA DI DOMENICA 8 GIUGNO

Domenica 8 giugno il programma di giornata comincia la mattina alle 10 con cinque interventi. In apertura lo storico, scrittore e divulgatore, esperto di storia mediterranea Alessandro Vanoli sul tema ‘Quando il Mediterraneo raccontava di sogni e meraviglie”: “Provare a raccontarle è un modo per ricostruire parte della nostra storia comune’.

Si vira nell’attualità con Roberta Mazza. La storica e papirologa, professoressa associata al Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna propone una riflessione sul tema ‘Ladri di storia: perché il traffico internazionale in antichità riguarda tutti noi’.

Il microfono poi passa a Beatrice Falcucci, ricercatrice all’Università Pompeu Fabra di Barcellona, e Valentina Porcheddu, archeologa del ministero della cultura francese, nonché giornalista, in una conversazione dal titolo ‘Dalla Venere di Cirene al museo Bottego: eredità del colonialismo e patrimonio scomodo’.

‘Le cose di cui non ci meravigliamo più. Archeologia del presente a Lampedusa’. L’intervento è di Francesca Anichini, docente di Archeologia moderna e contemporanea e Archeologia e progettazione europea all’Università di Pisa.

Le fa eco Giuliano De Felice, che insegna archeologia dell’età moderna e contemporanea e archeologia digitale presso l’Università degli studi di Bari Aldo Moro con la riflessione dal titolo ‘Oggetti smarriti. Reperti, luoghi e paesaggi dell’archeologia del contemporaneo’.

Nel pomeriggio dalle 15 altri cinque relatori. Enrico Giannichedda, archeologo indipendente, membro dell’Istituto di Storia della Cultura Materiale di Genova su ‘Le storie, più delle cose, sono meravigliose’.

L’ antropologa e danzatrice, dottore di ricerca in Scienze Antropologiche (Università di Torino e Universidad de Sevilla) Ambra Zambernardi sul tema ‘Meraviglie dal mare: la biodiversità attraverso l’arte’.

Marco Sarigu, naturalista e dottore di ricerca in Botanica Ambientale e Applicata al Centro Conservazione Biodiversità dell’Università di Cagliari su ‘Semi e Segreti: le piante raccontano il passato’;

La professoressa di Storia del libro e di Storia dell’editoria all’Università di Verona Federica Formiga con ‘Ti racconto il libro per raccontarti l’uomo’, la storia dell’umanità attraverso l’evoluzione dei supporti e delle tecniche di stampa.

Chiude la sessione di interventi lo studioso dell’Europa d’Antico Regime e dell’Illuminismo, Vincenzo Ferrone con il discorso dal titolo ‘Tra Mirabilia e Razionalità: la grande lezione dell’Illuminismo’.

Spazio alla musica con due progetti: ‘Arghavan: porpora’, di Mehdi Limoochi, musicista, compositore e mediatore culturale iraniano con base in Italia, e ‘Lettere e Messaggi’, di Irma Toudjian, pianista e compositrice di origine armena, nata in Libano, stabilita a Cagliari dove nel 1994 ha fondato l’Associazione Suoni & Pause.

SARDINIA ARCHEO FESTIVAL, IL PROGRAMMA DECENTRATO

Il Sardinia Archeo Festival proseguirà n diversi Comuni sardi dopo il momento centrale della due giorni cagliaritana.

Il 29 agosto nell’area archeologica di S’Arcu ‘e is Forros a Villagrande Strisaili, si terrà la prima edizione del Festival del cinema archeologico, in collaborazione con Società Archeonova e con il Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico di Licodia Eubea.

Previste tappe del festival a Settimo San Pietro (in collaborazione con l’Associazione Archeoculturale Jenna Arcana), Pau (col sostegno del Comune di Pau, in collaborazione con l’Associazione Menabò, Un Bosco da Favola e il Museo dell’Ossidiana), Allai, Genoni, Carloforte, Masullas (con il sostegno finanziario dei Comuni per le rispettive date).

Nell’immagine in evidenza un momento della scorsa edizione del festival. Foto Debora Locci

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