L’intelligenza artificiale si sta inserendo in modo sempre più frequente nella nostra vita. Esistono varietà di intelligenze, che in questo articolo analizzeremo valutandone i pro e i contro.
Che cos’è l’intelligenza artificiale?
L’intelligenza artificiale, o IA, è una simulazione del pensiero e dell’intelligenza delle persone, che attraverso macchine, puntualmente programmate, sostituisce la presenza umana. Ad esempio il chatbot, un software progettato per simulare una conversazione con un umano, fornisce delle risposte in base alle parole chiave date dall’uomo: in base a quelle riesce a rispondere in modo adeguato e corretto.
Pro e contro
A mio avviso l’intelligenza artificiale è un’invenzione geniale, che può portare il progresso nelle nuove e vecchie tecnologie.
Può servire anche a supporto della salute, per esempio negli smartwatch può monitorare il battito cardiaco, la qualità del sonno e lo stato di salute della persona che lo indossa. Nel campo della musica molti rapper o cantanti utilizzano dei ghostwriter che potrebbero essere anche intelligenze artificiali che compongono i loro testi. In questo caso penso che sì, i cantanti possono essere un po’ aiutati, ma non ottenendo l’intero testo attraverso l’IA, in particolare per i rapper, che in base ai loro valori dovrebbero comporre da soli le loro rime e versi. Ci sono le macchine con la guida autonoma, hanno una buona utilità se si svolgono viaggi lunghi, per esempio notturni, per aiutare il guidatore nel caso di stanchezza o sonnolenza. Non sono d’accordo con l’uso del chatbot, perché non dialoghi con una persona vera ma con un server, ad esempio Alexa. Se quest’ultimo viene usato per esempio per il meteo o la musica va bene, ma se viene utilizzato come se fosse una persona non lo trovo giusto perché noi tutti dobbiamo avere la capacità e la possibilità di socializzare con persone reali, non con intelligenze artificiali, prive di emozioni, che ci (di)sconnettono dal mondo reale. Anche il creatore di Chatgpt ha dichiarato che se si continuerà a creare nuove IA gli umani si troveranno in pericolo.
A mio parere l’IA diminuisce la manualità, che ci servirà sempre nel corso della vita; attualmente esistono macchine che fanno tutto al posto dell’uomo ma con l’uso eccessivo perderemmo le nostre capacità manuali e pratiche. Se parliamo della calcolatrice, personalmente la utilizzo frequentemente, ma bisogna continuare a saper fare le operazioni in colonna, perché la calcolatrice viene usata per pigrizia la maggior parte delle volte. Esistono anche le IA che abbassano e alzano le serrande o accendono e spengono le luci: per una persona anziana va benissimo perché per questa può essere difficile muoversi quindi si evita lo sforzo; invece per i giovani, questi devono essere attivi e non diventare pigri con l’utilizzo delle tecnologie.
Non perdiamo il nostro rapporto con la civiltà
Quindi il punto è che l’IA ha delle utilità proficue, davvero interessanti e geniali, ma allo stesso tempo rischiano di farci perdere il nostro rapporto con la civiltà, con le loro tante funzionalità e comandi che si trovano non all’interno di un umano ma solamente di una macchina.
Questa nuova rubrica nasce con la precisa volontà di ascoltare il punto di vista delle persone più giovani su tanti temi, grandi e piccoli. È una generazione spesso trascurata nel dibattito politico e altrettanto spesso è descritta come poco impegnata, disinteressata e senza aspirazioni. Noi pensiamo tutto il contrario e abbiamo deciso di dare loro voce a partire da Giulia Toma, 13 anni di Massa Lombarda, e Filippo Spano, 13 anni di Cagliari, che animeranno questo spazio di riflessione.









