Per tutta la giornata di domenica 11 giugno, al Conservatorio di Musica di Cagliari, si svolgerà la nona edizione di Interzone che apre gli spazi tradizionali della scuola a quanto di più moderno e attuale abbia da offrire il panorama internazionale e locale.
Un festival ideato dal compianto Roberto Pellegrini, percussionista e docente del Conservatorio che aveva proposto una attitudine innovativa affinché una scuola “conservatrice” della musica colta si aprisse anche al jazz e all’elettronica, assieme alle arti multimediali.
Tanti appuntamenti in un’unica giornata
Il festival avrà inizio alle 11 per terminare alle 20.30. La professoressa e flautista Alessandra Giura Longo presenterà le performance che si svolgeranno tra la Sala Oppo, l’Auditorium, il Cortile Interno e la Sala Porrino. Vedremo alternarsi progetti che spaziano dal repertorio di musica contemporanea che va da Globokar, Scelsi, Penderecki ai compositori delle ultime generazioni come Minas Bourboudakis, e i nostri Michele Sanna ed Elia Perinu. Largo ai giovani interpreti con Eleonora Steri, Omar Leone, Davide Collu e Marco Ruiu, quest’ultimo nella innovativa pratica del live coding (ovvero la scrittura dal vivo del codice sorgente in informatica usato come elemento creativo nella performance live, ndr). Ci sarà spazio anche per l’esibizione della Big Band del Conservatorio diretta da Massimo Tore, la classe di musica d’insieme di Alessandra Giura Longo, la classe di percussioni di Francesco Ciminiello, il Paolo Carrus trio, il Multiform Trio, la produzione ASMED “Zatò e Ichi” di Senio Giovanni Barbaro Dattena con le musiche di Marco Caredda e lo Snake Small Ensemble di Daniele Ledda.
Un omaggio a Roberto Pellegrini
Roberto Pellegrini manca da maggio del 2014 e in molti lo ricordano come un vero maestro, dotato di grandissima cultura musicale che gli permetteva di far spaziare la sua riflessione tanto su Frank Zappa e la musica classica, moderna e contemporanea quanto sul rock e il jazz.
Chi ha condiviso con lui tanti anni di musica e amicizia, sa più che mai quanto vuoto abbia lasciato ma anche una grande eredità, soprattutto l’idea di aprire la mente alle nuove forme compositive e performative. È così che è nato Interzone, con l’intento di invitare i cagliaritani a vedere, sentire e “toccare con mano” l’attività dei musicisti e degli insegnanti di musica, per comprendere cosa significhi fare ricerca musicale e in che direzione si muove la musica oggi. La rassegna è uno spazio intermedio tra il buio e la luce, tra suono e il silenzio. L’interzona è, come diceva Burroughs, “un luogo in cui non si deve aver paura di perdersi, perché il disorientamento e la perdita vi sono previsti, quasi necessari”.
Il gruppo organizzatore è composto da Daniele Ledda, Massimo Tore, Marco Caredda, Donatella Meloni, Roberto Migoni, Francesco Ciminiello, Andrea Desogus, proprio quei musicisti che hanno condiviso il lavoro e la vita con Roberto Pellegrini. L’evento è organizzato dal Conservatorio di Musica Giovanni Pierluigi da Palestrina di Cagliari in collaborazione con l’Associazione Ticonzero e Asmed, balletto di Sardegna.
L’accesso all’evento è libero e gratuito.