“Prima di compiere un gesto estremo, prova a parlarne con noi”. Bastano queste parole a riassumere in breve il senso della attività di Voce Amica Sassari ODV, il cui servizio si inserisce nel più ampio contesto del Telefono Amico Italia, progetto nato come strumento di prevenzione al suicidio che nel corso degli anni ha ampliato il proprio raggio d’azione.
Nel 2023 sono state oltre 7 mila le persone che si sono rivolte a Telefono Amico Italia per gestire un pensiero suicida, proprio o di un caro. Il dato è allarmante, con una crescita del 24% rispetto al 2022. Per l’anno in corso c’è invece un lieve miglioramento, poiché nei primi sei mesi del 2024 le richieste d’aiuto sono state 3.500, -6,5% sul primo semestre 2023.
Presente a Sassari fin dal 1982, Voce Amica Sassari ha recentemente partecipato alla Giornata Mondiale per la Prevenzione al Suicidio, lo scorso 10 settembre, illuminando di blu il Palazzo Ducale. L’evento, a cui hanno partecipato il sindaco Giuseppe Mascia e membri del consiglio comunale, ha voluto sensibilizzare sull’importanza dell’ascolto come strumento di prevenzione e supporto emotivo.
Ora l’associazione ha ufficialmente aperto le iscrizioni per il nuovo corso di formazione dedicato ai volontari dell’ascolto, offrendo un’opportunità a chiunque desideri impiegare il proprio tempo per aiutare persone in difficoltà. Il corso, che si sviluppa nell’arco di tre mesi con incontri monosettimanali, sarà incentrato sull’ascolto attivo e sulle tecniche di risposta telefonica, fornendo ai partecipanti gli strumenti necessari per sostenere chi attraversa momenti di crisi.
La maggioranza di chi si è rivolto a Telefono Amico Italia per pensieri suicidi, propri o di un caro, vive con la famiglia o gli amici (telefono 41%, whatsapp 43%, email 39%); segue chi vive solo, con una percentuale maggiore tra chi chiama (31%) rispetto a chi scrive (whatsapp 14%, email 21%).
L’ascolto attivo, cuore dell’iniziativa, mira a creare un ambiente in cui chi cerca aiuto possa esprimersi senza timore di giudizio. I futuri volontari, dopo il corso, avranno la possibilità di decidere se proseguire il loro impegno con l’associazione. Durante gli incontri verranno affrontati argomenti che prepareranno i partecipanti a rispondere al telefono dialogando con chi si rivolge al servizio, una delle principali modalità attraverso cui Voce Amica Sassari ODV fornisce supporto quotidiano.
L’importanza del volontariato nell’ascolto
Annalisa Masala, presidente di Voce Amica Sassari, spiega che: “Il comune denominatore delle chiamate è la solitudine, che non è necessariamente una solitudine fisica ma può essere anche il sentirsi soli pur essendo circondati da tantissime persone. Siamo fondamentalmente un centro di emergenza emozionale“. “La telefonata perfetta – aggiunge – è quella in cui si chiama perché si ha estremo bisogno di parlare con qualcuno e ci si svuota di tutto il carico emotivo che si ha in quel momento. Ci si sente più sereni dopo, il che non vuol dire che non si possa stare nuovamente male però la peculiarità è questa, che il contatto non prosegue nel tempo, ma avviene unicamente nel momento in cui si fa la chiamata”.
Un aspetto fondamentale di questo servizio è infatti l’anonimato, che consente a chi chiama di esprimersi liberamente senza il timore di essere riconosciuto. La conversazione ha luogo nel momento di bisogno, senza un seguito nel tempo grazie alla presenza di 600 volontari e volontarie in tutta Italia, che di volta in volta smistano le telefonate turnando, per offrire un immediato sollievo emotivo.
Masala sottolinea l’importanza del ruolo dei volontari: “Essere un volontario dell’ascolto significa essere una presenza costante per chi è solo e non sa a chi rivolgersi. Il nostro corso non solo prepara tecnicamente, ma è un percorso che insegna come supportare chi è in difficoltà, offrendo comprensione e accoglienza“. “Non è un sostituto della psicoterapia perché siamo volontari, non psicoterapeuti, siamo persone con le quali dialogare e dalle quali sentirsi ascoltati, cosa veramente rara”, precisa infine. Aggiunge inoltre che la maggior parte dei volontari è donna, con una prevalenza di impegno femminile.
Il corso di formazione: un percorso personale e comunitario
Durante le lezioni, tenute da formatori qualificati, si apprenderanno tecniche di ascolto attivo che permettono di affrontare una varietà di situazioni. Tuttavia il corso è selettivo e alcune persone – come accaduto già nelle edizioni precedenti – potrebbero scoprire che non è il ruolo più adatto a loro.
La selettività non è solo esterna, con i formatori che decidono chi è adatto al servizio, ma anche interna: molti corsisti, infatti, scelgono di non proseguire una volta compreso il livello di impegno emotivo richiesto. Il volontariato nell’ascolto richiede una grande capacità di gestione delle emozioni e di supporto a persone che potrebbero trovarsi in situazioni estreme. Come sottolinea Annalisa Masala: “Le persone che decidono di intraprendere questa esperienza fanno un percorso anche con se stesse perché ovviamente per poter andare al telefono devi essere una persona capace di poter reggere qualsiasi situazione. Ti può chiamare la persona che vuole chiacchierare, simpatica, anziana, ma ti può chiamare anche la persona che vuole morire o che pensa di farlo mentre sta parlando con te…”.
Le iscrizioni al corso sono aperte, chi desidera partecipare può contattare l’associazione all’indirizzo sassari@telefonoamico.it