“Viananda” è il film documentario, recentemente approdato su Prime Video, che porta la firma di Francesco Garbo, regista e direttore della fotografia con vari lavori proiettati a livello internazionale e Gianmaria Zago, psicologo e counselor, con una grande passione per le arti al punto da lavorare anche come regista.
Il lavoro è rivolto a presentare delle riflessioni per trovare una strada che porti alla pace, poiché la vera felicità è data da un clima di pace, alimentato da consapevolezza, amore e sguardo compassionevole verso le persone e il pianeta.
“Viananda” è un termine composto da via e ananda, termine in sanscrito che indica uno stato di vera e profonda felicità.
Tre assi narrativi
La struttura del documentario si compone di tre assi narrativi. Il primo comprende le interviste a Claudio Naranjo, psichiatra e psicoterapeuta cileno oltre che candidato al Nobel per la Pace; Roberto Maria Sassone, psicologo psicoterapeuta italiano, Riane Eisler, storica e sociologa austrica naturalizzata americana; Matthieu Ricard, monaco buddhista e scrittore francese; Pier Luigi Luisi, chimico e scienziato italiano. Questi studiosi poggiano le loro riflessioni sullo studio della mente, delle emozioni, del patriarcato, l’analisi della struttura del carattere, la ricerca interiore. Discutono anche di un modello di economia che metta al centro la cura delle persone e della Terra, lo studio dei sistemi di dominio passati ed attuali, così come un modello educativo votato allo sviluppo delle qualità umane fondamentali. Non manca una proposta per un approccio scientifico olistico fondamentale per superare i vecchi condizionamenti della scienza meccanicistica.
Il secondo e terzo asse
Il secondo asse si sviluppa attorno a delle animazioni e alla danza per esprimere la potenza delle emozioni. Il terzo asse utilizza le immagini per stimolare l’osservazione del nostro mondo. Una sorta di meditazione per immagini.


Perché questo film?
Gianmaria Zago e Francesco Garbo si conoscono sin da bambini. Nel tempo hanno condiviso diversi progetti musicali scoprendo assieme la fotografia e le arti visive. Era giunto il momento di mettere assieme anche la crescita umana e offrire un prodotto che fosse rivolto all’umanità delle persone, a quel lato sensibile che ha spesso bisogno di essere risvegliato o stimolato. Per questo “Viananda” accompagna lo spettatore con tanta bellezza e garbo, senza mai appesantire ma certamente lasciando un segno in chi ha a cuore i temi presentati. Non solo film, però, infatti “Viananda” è anche un libro, a cura di Zago che ne ha implementato ed esteso i contenuti integrandoli in un’ottica sistemica con il pensiero di Fritjof Capra e Noam Chomsky.
(La foto di copertina ritrae le Black Widow)