Il progetto Velette Sospette è nato dalla mente di Marco Caboni (costumista e scenografo teatrale), Alessandra Aloe (architetto e proprietaria dell’iconico negozio vintage Aloe&Wolf di Siena) e) e Federica Pilota (trend setter e stilista per passione).
di Giacomo Pisano
Ufficialmente il progetto ha visto la sua nascita ufficiale a Cagliari nel 2015 con una capsule collection all’Atelier63 dal titolo Little Black Drama, dedicata alle dive del cinema noir. Da quel momento la produzione di cappelli, acconciature e accessori coordinati (gonne, borse, bijoux) si alterna mostre estemporanee di pezzi unici occupando spazi sempre diversi. Tra gli impegni anche la reinterpretazione dei cappelli e delle decorazioni dell’Antica Cappelleria Martello a Cagliari. Di recente le originali creazioni sono state ospitate nella galleria/store Ub a Firenze durante Pitti filati e anche Vogue ha parlato di questo progetto così ricco di suggestioni. Cappelli, fasce, turbanti, cerchietti come opere d’arte da posare non su piedistalli in un museo ma sulla testa di chi non teme giudizi. Marco Caboni, creativo cagliaritano, di recente raccontato anche da Vogue, da anni si dedica insieme a Federica Pilota e Alessandra Aloe a ideare collezioni ispirate all’età d’oro di Hollywood con le sue dive, alla fantascienza, alla natura, realizzando pezzi unici e spettacolari e a portarle nella vita di tutti i giorni. La loro esperienza nel mondo del teatro, delle forme e della moda li ha spinti a focalizzarsi su accessori troppo spesso trascurati dalla moda contemporanea, su elementi meritevoli di attenzione e capaci di definire uno stile. Nel contenuto spazio del copricapo possono essere ospitati interi universi, carichi di richiami alla storia, all’arte, alla poesia. Il risultato è sempre sorprendente e, anche nelle creazioni più teatrali, comunque equilibrato nell’esagerazione. Il gusto per l’elemento retrò, per il dettaglio naturale, per l’unicità sono i binari su cui viaggia il treno di questo trio di visionari. Abbiamo rivolto a Marco poche semplici domande per conoscere meglio il loro stile.
Marco, una passione incredibile per un accessorio spesso dimenticato. Perché la moda ha trascurato a lungo, salvo occasionali revival, questo mondo?
In realtà la moda, sia l’ haute couture e che il pret-à-porter, non ha mai trascurato cappelli e acconciature o turbanti. Anzi il tipo di accessorio identifica il periodo storico e ogni decennio; semmai è l’uso nel quotidiano che, sino a qualche tempo fa, era meno frequente. Un nostro cappello o un acconciatura sono creazioni esclusive che non hanno tempo e non seguono necessariamente una moda precisa: sono piccole sculture interamente fatte a mano. Abbiamo clienti che usano le nostre Velette per un ricevimento o un vernissage, ma anche per andare al lavoro o per andare al mercato. Velette Sospette è come il rossetto: lo metti tutti i giorni!
Il vostro progetto nasce proprio come una riscoperta quasi archeologica. Velette Sospette vi consente anche di scatenare grandi fantasie in piccoli spazi. Ce ne parli?
Ti rispondo con un decalogo:
- mai prendersi troppo sul serio
- divertirsi a fare il proprio lavoro
- divertirsi a stare insieme
- pensare senza limiti e lavorare usando i limiti
- qualunque cosa può essere un cappello, ma un cappello non può essere una cosa qualunque
- il tempo perso non è MAI perso
- non ci sono piccoli spazi, solo piccoli pensieri
- guarda il passato e pensa al futuro, guarda al futuro e pensa al passato
- la Bellezza non ha dimensioni e se ne frega degli spazi (enormi, grand,i piccoli o minuscoli che siano)
- e comunque, “Le dimensioni non contano, darling” (cit. marchesa Elisabetta Fernanda Del Pardo Moreschi)
Le creazioni spaziano nel tempo e nello stile. Cosa vi ispira maggiormente?
Può essere una foto, un materiale, un libro, una poesia, un bozzetto, Io personalmente, che vengo dal teatro, non ho mai pensato al cappello o a un’acconciatura come un oggetto alla moda, piuttosto come una scultura, il processo di creazione attraversa gli stili per cercare non solamente una cosa bella, ma una cosa giusta (per quel cliente, quel momento, quella mostra, quella stagione). Io personalmente non ho idee, non so nulla in principio, so solo mettere insieme i frammenti: immagini, testi, non so…il punk e il romanticismo, gli anni 90 e il surrealismo, disegni, materiali, la conversazioni con una signora alla fermata del bus, il libro che sto leggendo, la musica che sto ascoltando, le immagini che vedo per la strada, metto i pezzi insieme, filtro, smonto, rimonto, le idee, se arrivano, arrivano dal traffico con le cose, sono cortocircuiti dialettici. E comunque cambio idea ogni 5 minuti, Alessandra e Federica pure! Però, incredibilmente, a un certo punto del flusso, troviamo un punto di convergenza. Il problema è far diventare tutto questo una creazione moderna, non una replica del passato, una “i” capovolta, una “!”
Dopo le mostre (ricordiamo l’ultima a Firenze nell’Ub Store) e la vostra menzione su Vogue a cosa vi state dedicando attualmente? Ci sarà un’evoluzione nel progetto?
Ma… Sono tempi strani….Per fortuna, e abbastanza imprevedibilmente, proprio in questo momento così difficile, si sono moltiplicate le collaborazioni con altri brand e con altri clienti. Abbiamo altri progetti in cantiere, ma in questo momento sono ancora ancora allo stato gassoso. Il vantaggio dello stato gassoso è che è aereo e può prendere qualunque forma.
Velette Sospette con Aloe&Wolf è presente alle principali fiere del vintage italiane (principalmente la Vintage Selection per Pitti Filati a Firenze e Next Vintage a Belgioioso/Pavia); Cappelli, acconciature e accessori Velette Sospette sono in vendita presso: Aloe&Wolf, via del Porrione 23, Siena; Antica Cappelleria Martello, via Sassari 92, Cagliari, L’Antiquaire et la Mode, 8 rue Hélène Vagliano, Cannes, Donne Concept Store, Promenade du Port, Porto Cervo. Donne Concept Store, via Sulis 30, Cagliari.
Shop on line su Instagram di VeletteSospette: Info: velettesospette@gmail.com; Facebook: Velette Sospette Instagram: Velette Sospette hat couture