“Cosa sarà il futuro, ci libereremo presto del virus o saremo costretti a reinventare vita e abitudini per sempre? Non lo sappiamo. Quello che per noi è certo è che la cultura, l’arte, la bellezza, la creatività sono ottimi antidoti alla paura. Lo sono stati nei mesi passati, lo saranno nel futuro”. Con queste parole, nel bel mezzo di una pandemia mondiale, cinque anni fa scrivevo l’editoriale di apertura di Nemesis Magazine. Cinque anni sono passati velocissimi: il virus da Covid-19 è scomparso dal nostro quotidiano, le abitudini sono tornate quelle di sempre ma le paure restano: ieri si chiamava contagio, ora ha i nomi del genocidio, della fame, del potere che si fa violenza, della guerra. Non possiamo certo dire che l’umanità abbia imparato granché da quel 2019, eppure sono ancora convinta, e qui in redazione lo siamo tutti e tutte, che la bellezza sia un ottimo antidoto alle debolezze umane.
Cinque anni sono passati, ed è arrivato il momento dell’arrivederci. Oggi pubblichiamo i nostri ultimi aggiornamenti: la redazione vi saluta con articoli, approfondimenti, riflessioni personali su questa esperienza nata piccolissima e divenuta, almeno per noi, un grande rifugio. Abbiamo avuto dal 2020 a oggi il privilegio di di raccontare storie, libri, cinema, musica, progetti creativi di ogni tipo; di rendere visibili idee nascoste ai più, di dare voce a chi ha qualcosa di bello da mostrare o semplicemente condividere poesia e bellezza. Abbiamo pubblicato 2300 articoli tra approfondimenti, notizie, interviste e recensioni, abbiamo ospitato fotografie e podcast, dato spazio a campagne per il sociale e la solidarietà.
Da oggi Nemesis Magazine chiude i suoi aggiornamenti: per tutto questo tempo abbiamo regalato ai nostri lettori e lettrici il nostro giornale con contenuti sempre gratuiti ogni sabato mattina, orgogliosi di essere stati costanti e puntuali a parte qualche sporadica pausa. Lo abbiamo fatto senza una società editoriale ma in totale autogestione, riuscendo a sostenere le spese (i rimborsi e i contributi per i collaboratori e le collaboratrici, le piattaforme, gli aggiornamenti tecnici, la gestione fiscale) con donazioni, poche collaborazioni commerciali e un minimo contributo dal bando regionale per l’editoria on line (per il 2024 abbiamo ottenuto 855 euro: in un’altra sede, un giorno, dovremo affrontare la questione dei contributi che premiano la quantità, i grandi bilanci e non l’editoria indipendente e di qualità).
E’ il momento dell’arrivederci: senza una solida base economica non riusciamo più a mantenere un impegno settimanale costante, non riusciamo a gestire il lavoro, la segreteria, i contatti con gli uffici stampa mantenendo la stessa cura con cui abbiamo lavorato finora. Tante le soluzioni a cui abbiamo pensato, nessuna però facilmente realizzabile nell’immediato.
Lasciamo una piattaforma che sarà comunque sempre liberamente accessibile ma non più aggiornata, se non occasionalmente. Dentro, insieme ai miei e a quelli di Giacomo Pisano, ideatore e fondatore del progetto insieme alla sottoscritta, troverete i contributi di decine di persone che in questi anni hanno messo a disposizione per Nemesis Magazine tempo, curiosità, cura e passione, a partire dalla meravigliosa redazione con noi fin dal principio: Maria Carrozza, Maurizio Pretta, Gian Luca Sacco, Mario Gottardi, Valeria Martini, Manuel Usai, Agostina Urpi, Francesca Arcadu. Ci hanno raggiunto poi Francesca Cinus, Martina Taris, Natascia Talloru, Gianfranca Orunesu, Mattia Lasio, Giulia Sanna, Claudio Cinus, Carola Farci, Franco Casula, Gianni Usai, Mauro Piredda, Antonio Pintus, Carlo Argiolas, Anna Brotzu, Alice Tolu, Vanessa Marrocu, Greta Boschetto, Simone Spada, Fabio Piccioni, Mario Gottardi, Lorenzo Spanedda, Alessandra Sias, Carlotta Lucato, Danila Demurtas, Andrea Castello, Massimiliano Messina, e infine tanti altri amici e amiche che ci hanno regalato un editoriale, un approfondimento, un pensiero come Ester Cois, Alessandra Marchi, Danilo Lampis, Nicoletta Pucci, Samuele Lupinu, Giorgia Bistrusso, Tommaso Tiddia, Lorenzo Belnome, Marirosa Pili, Paolo Vargiu, Claudio Loi, Emilia Agnesa, Rossano Mameli, Antioco Floris, Carla Etzo. Abbiamo avuto la fortuna di ospitare giovanissime firme come Giulia Toma, Matteo Fontoni, Lia Moi, Filippo Spano, Gabriele Ledda, Giulia Frau, a loro lasciamo l’augurio di proseguire e coltivare la scrittura.
Un arrivederci dunque, e non un addio. La speranza, il sogno è di tornare presto. La consapevolezza è una immensa gratitudine a chi ci ha seguito e sostenuto cinque anni fa come oggi. Grazie di cuore.
Francesca Mulas