Da poco disponibile al noleggio in DVD o attraverso le principali piattaforme di streaming, ‘Umma’ è il nuovo horror prodotto da Sam Raimi, con protagonista Sandra Oh (nientemeno che l’imperturbabile Cristina Yang di ‘Grey’s Anatomy). ‘Umma’ dal coreano Madre è il primo film horror della regista Iris K. Shim (‘The House of Suh’, 2010) che porta alla nostra attenzione spiriti e presenze maligne tipiche della cultura coreana.
La trama
A causa di un difficile rapporto con la madre, Amanda (Sandra Oh) lascia la Corea del sud per costruirsi una nuova vita in America. Lontano dalla civiltà e dal caos che ne deriva, si ritrova a distanza di diversi anni, a gestire una fattoria biologica con sua figlia Chris (Fivel Stewart).
La pace e l’armonia vengono però incrinate all’arrivo di un ospite inatteso, ambasciatore del passato. La madre di Amanda è appena morta e come ultime volontà fa spedire i propri averi, assieme alle proprie ceneri, dall’altra parte dell’oceano. I ricordi sepolti tornano presto in superficie, trasportati da vere e proprie presenze maligne. Kumiho la volpe a nove code, è un demone maligno affamato di potere e di morte che non si ferma finché non ottiene entrambe le cose.
Il tema
Non si tratta certo del primo film che affronta la tematica del rapporto tra madre e figlia (‘La Madre’ di Andy Muschietti del 2011) o che ci permette di conoscere il tema della morte attraverso altre culture (si pensi alla saga fenomeno di ‘The Ring’ o ‘The Grudge’). Eppure, Iris K. Shim riesce nel proprio intento giocando con le paure più nascoste dell’animo umano. Nel caso di Amanda, che è riuscita a scappare da una madre sadica e vendicativa, non c’è niente di peggio che vedersi trasformata in lei per far rivivere tutto l’orrore vissuto nel passato alla propria figlia.
La critica
Sandra Oh è all’altezza della situazione regalandoci un’ottima performance dall’inizio alla fine. Nonostante il tocco del fascino folkloristico orientale accenda la fiamma dell’interesse, e le poche (troppo poche, ma buone) scene da brivido scuotano via la noia, è la presenza dei soliti clichè che fanno di ‘Umma’ un horror come tanti altri del genere. La critica ci va giù pesante assegnando un punteggio di soli 29 punti percentuali con un consenso del pubblico del cinquantuno per cento.
Il film è però in grado di regalarci qualche brivido, utile a contrastare il caldo repentino entrato di prepotenza in questi primi giorni di giugno.