Con l’estate che avanza più torrida che mai è automatico pensare al mare per sfuggire alle ondate di calore che le ultime perturbazioni sahariane ci hanno regalato. Meno facile è di certo sfuggire al rendez-vous estivo con i film dedicati al pesce più famoso di Hollywood, lo squalo; perché nessuno può semplicemente andare al mare in tranquillità e stare in ammollo senza pensieri. No, anche al mare devi avere paura.
Sono trascorsi 48 anni da quando un appena ventinovenne Stephen Spielberg gira il primo ‘Lo squalo’. Il film, vincitore di tre premi Oscar e detentore per anni del record di incassi, incorona per sempre l’animale come protagonista indiscusso dei film horror ambientati al mare creando un vero e proprio genere: lo shark-movie.
“Ci serve una barca più grossa…” è la frase più celebre del film che pronuncia il protagonista Martin Brody (alias Roy Scheider) quando si trova faccia a faccia con uno squalo bianco di otto metri.
A noi invece servirebbe uno spazio più grande per poter parlare di tutti i film che si sono susseguiti al grande cult di Spielberg.
Per garantirci una buona dose di ansia mentre sguazziamo in acqua, ci basterà parlare delle novità più attese al cinema e di quelle già disponibili in streaming. Non illudetevi non sarete al sicuro nemmeno sul bagnasciuga!
‘The black demon’
Il regista Adrian Grunberg (‘Rambo. Last blood’ del 2019) si ispira per questo film ad una leggenda messicana che racconta di uno spregevole demone (il demone nero) che incarna un enorme squalo preistorico (il megalodonte) che, oltre ad ignorare la tesi della propria estinzione, si aggira lungo le coste della bassa California per divorare pescatori, barche e balene senza mai lasciare una traccia.
Il film, già uscito nelle sale americane a fine aprile è ambientato su una piattaforma petrolifera al largo del Messico e seguirà le vicende di un ispettore di un importante società petrolifera che ha avuto la brillante idea di portare con se la propria famiglia in un viaggio di lavoro. Ben presto scoprirà che non bisogna mai mischiare il piacere con il dovere.
‘Shark 2. L’abisso’
Sequel del film dall’omonimo titolo del 2018, ‘Shark. Il primo squalo’, racconta le vicende del sub ed esperto esploratore marino, Jonas Taylor, interpretato da Jason Statham (‘The Transporter’) che ancora una volta si ritroverà a combattere contro un gigantesco squalo primordiale (un altro megalodonte che non sa di essere estinto). Anche questo capitolo sarà ispirato al romanzo di Steve Alten ‘Meg. Minaccia dagli abissi’. Questo secondo capitolo vede dietro la macchina da presa il regista Ben Wheatley (‘High rise – la rivolta’ del 2015). L’uscita in Italia è prevista per la prima metà del mese di agosto.
‘Maneater’
Con l’ultimo film di Justin Lee (‘Badland’ del 2019) torniamo finalmente a parlare di squali realmente esistenti, forse troppo affamati e con una strana predilezione per la carne umana, ma comunque squali veri.
Un gruppo di amici è diretto per le vacanze in un’isola delle Hawaii dove, ovviamente, un grosso squalo bianco ha deciso di stazionare per sgranocchiare uno ad uno tutti coloro che decidono di fare un bagno.
Il film, uscito l’agosto scorso nelle sale cinematografiche americane, è disponibile nelle principali piattaforme di video in streaming.
‘Shark Bait’
Un altro titolo da poter gustare in streaming è il film diretto nel 2022 da James Nunn (‘Eliminators. Senza regole’ del 2016). Quattro amici statunitensi, di rientro da una vacanza estiva in Messico, decidono di “prendere in prestito” da un capanno sigillato le chiavi di due moto d’acqua per godere dell’ultima serata di libertà. Come in ogni film horror che si rispetti il karma si presenta puntuale per riscuotere il conto. In questo film il karma ha una bocca con sette fila di denti per mandibola ed un totale di quasi 350 zanne seghettate pronte a sminuzzare qualsiasi cosa.
Il sotto-genere dello shark-movie è in continua evoluzione, basti pensare che dal 1975 ad oggi abbiamo visto film su squali preistorici, squali mutanti, squali zombie, squali trasportati da tornado e persino squali cocainomani. Questo genere di film si basa sulla paura generalizzata ma anche infondata che lo squalo sia un mangiatore di uomini. E’ stato invece dimostrato che la maggior parte degli attacchi di uno squalo ai danni dell’uomo non è mortale, proprio perché una volta assaggiata la carne, ma soprattutto sentita la presenza di tante ossa, il pesce preferisce lasciare andare la preda.
Ogni anno, per ogni vittima di un attacco di squalo ci sono dieci vittime causate dai fulmini.