Ricerca, studio, innovazione, scoperta. Questi gli ingredienti base della vita scelta da uomini e donne che si sono dedicati alla scienza per migliorare la salute, indagare misteri, combattere con la razionalità i pregiudizi e le fake news.
Passione Scienza Day 2024 è in programma a Cagliari giovedì 19 settembre, dalle 16:30 alle 20 all’Orto botanico di Viale Sant’Ignazio. Un’occasione per avvicinarsi con curiosità al mondo della ricerca, raccontata con parole semplici e interessanti laboratori in grado di guidarci oltre i nostri limiti e preconcetti. Apprendere infatti significa superare le barriere dell’ignoranza che troppo spesso, e in tanti campi, oscurano le menti.
L’evento non è un caso isolato ma si inserisce nell’ambito delle attività della Notte Europea dei ricercatori che si terrà il 27 settembre a Cagliari, al FestivalScienza che si svolgerà in Sardegna dal 7 al 30 novembre e al Festival Tuttestorie che si svolgerà sempre nel capoluogo sardo dal 1 al 6 ottobre.
Organizzata dall’associazione ScienzaSocietàScienza, sotto il titolo “L’avventura scientifica, il piacere della scoperta” la giornata inizia con un incontro per le famiglie tra curiosità e dimostrazioni. Per un pubblico di tutte le età è Minimù, il piccolo museo itinerante del microcosmo. I bambini dai 3 ai 6 anni potranno partecipare a “Bestioline”, un laboratorio curato dall’associazione Punti di Vista che si occupa di osservare, studiare e fugare la paura irrazionale degli insetti. “Nel nostro mini museo ci sono tantissime curiosità – sottolinea Mara Lasi, presidente di Punti di Vista – e con il laboratorio sfatiamo i falsi miti e combattiamo i pregiudizi verso gli insetti “.
Alle 17 Carla Romagnino, presidente onoraria di ScienzaSocietàScienza, rifletterà sulla componente avventurosa in seno a ogni ricerca. A seguire Enzo Tramontano e Loredana Onidi dell’Università di Cagliari e del Liceo Motzo di Quartu Sant’Elena parleranno del grande Louis Pasteur che ha fondato la microbiologia e ha messo a punto il vaccino per la rabbia.
Dalle 18 Cristina Fiori del Festival Tuttestorie dialogherà con la scrittrice Annalisa Strada sul libro “La ragazza delle farfalle. Maria Sibylla Merian si racconta”, che illustra la storia di una naturalista tedesca, pioniera dell’entomologia, che, tra la fine del Seicento e i primi del Settecento intraprese alcuni viaggi scientifici verso l’America del Sud alla scoperta di nuovi insetti. A chiudere la serata sarà la direttrice dell’Orto Botanico Annalena Cogoni con un intervento sul valore dei festival come strumento di conoscenza e condivisione del sapere.
Il fine ultimo della divulgazione, dell’inclusione delle persone nei processi di cambiamento in atto della società è fondamentale per poter rispondere alle tante nuove domande che la vita porta con sé. È inoltre importante mostrare ai più giovani che il sacrificio della ricerca è ripagato dalla gratificazione della scoperta e della compartecipazione col mondo, in un’ottica che trascende i personalismi e guarda a un bene comune più grande. L’innovazione tecnologica deve sempre accompagnarsi a una comunicazione onesta e ad un impegno costante perché nessuno resti indietro.
Lasciamoci informare, lasciamoci istruire, lasciamoci conquistare da aspetti della nostra stessa esistenza che potrebbero stupirci.