In principio era l’A-Mare Festival di Santa Lucia, manifestazione volta a celebrare il mare, lo sport e la musica in Sardegna e – organizzata dall’associazione Frammenti – svoltasi nell’omonima frazione marina del capoluogo baroniese nel primo fine settimana di settembre dello scorso anno. Ora, dopo diversi mesi di gestazione, è uscito in digitale un brano che proprio in quelle giornate nasce.
‘Santa Lucia’ è infatti il pezzo inedito realizzato da Stellare, officina sonora dei tre produttori musicali FiloQ, Ale Bavo e Raffaele Rebaudengo, collettivo dedito alla sperimentazione in campo elettronico (IDM, techno e ambient) con incursioni classiche, jazz e con la ricerca curiosa delle registrazioni ambientali in campo aperto. Bavo e Rebaudengo, ospiti della residenza artistica del festival, in quel weekend hanno dato vita a un progetto di scrittura creativa allestendo uno studio di registrazione temporaneo aperto a tutti: da lì è nata una suite musicale che ha trovato ispirazione dai suoni e dai paesaggi del piccolo borgo di pescatori, contribuendo a una nuova geografia sonora del territorio. “Appena arrivati a Santa Lucia – raccontano Bavo e Rebaudengo – ci siamo trovati circondati da una rete di socialità che ha cominciato a rimodellare la nostra percezione degli spazi e delle relazioni. Vicinanza, conoscenza, gruppo, comunità hanno smesso di essere parole e sono diventate lenti per osservare il paese, il mare, la pineta con occhi nuovi. Abbiamo sentito anche una sorta di dilatazione, una deformazione nella percezione del tempo che ha tratteggiato, come una rivelazione improvvisa, tutto il lavoro musicale. I colori, i profumi, i suoni, la vivacità e la tranquillità, l’intimità e la condivisione che abbiamo vissuto sono sulla traccia che abbiamo presentato con grande emozione l’ultimo giorno nel ‘cuore della socialità’ di Santa Lucia davanti a un pubblico che, un po’, si stava guardando, o meglio ascoltando allo specchio”.
Il brano, suonato da Bavo (tastiere e synth) e Rebaudengo (viola), arrangiato da Stellare, mixato e masterizzato da Bavo, è ascoltabile qui.
Un ticchettio introduttivo lascia subito spazio al canto delle cicale e alle parole di Valeria Muledda, voce narrante dell’audio documentario Cicàlia che, in quelle giornate di settembre, è stato vissuto individualmente dai partecipanti al festival muniti di cuffie silent. La musica prosegue, onirica e dilatata fino ad accogliere i primi versi della poesia Camineras di Giuanne Fiore (Mai m’istraco intro su pensamentu / de t’ider terra mia alluta in sole e cun sos fizos tuos de ogni tempus / unidos cando torrat su ‘eranu) recitata dal giornalista e traduttore Mauro Piredda. Chiude il pezzo la coralità maestosa dell’ensemble polivocale Santa Luchia de Siniscola diretto dalla Maestra Grazia Miscera ed esibitosi in apertura del festival.
La foto di copertina e i video che accompagnano il brano, con protagonista l’acqua del mare, sono stati realizzati da Alex Goddi (Intu Agency), curatrice, insieme a Mariagrazia Canu e Luca Mura, dell’A-Mare Festival del 6, 7 e 8 settembre 2024.
Qui il link del videoclip.
In quella tre giorni dedicata all’importanza dell’acqua nel mondo, sono state realizzate conferenze con addetti ai lavori sulla sostenibilità ambientale, contenuti musicali tra tradizione e contemporaneità, audio documentari e lungometraggi, laboratori per adulti e bambini e una lunga serie di attività sportive all’aria aperta tra lezioni aperte e dimostrazioni. Tutto questo in un contesto naturale da scoprire con calma in linea con la filosofia del turismo lento con un minimo impatto ambientale e una maggiore attenzione alla cultura e alla vita dei luoghi. Al collettivo Stellare, quindi, il compito di ricondurci a quanto realizzato nel festival attraverso questi quattro minuti di suite. Ale Bavo, FiloQ e Raffaele Rebaudengo, partendo da un tema emotivo, sociale, etico e paesaggistico, hanno quindi tracciato la rotta per una nuova geografia uditiva del luogo. I tre non sono nuovi a racconti sonori che nascono da questioni e problematiche attuali: con il progetto The Ocean without us, ad esempio, hanno trasformato in musica i dati scientifici sugli agenti inquinanti raccolti dal Cnr. I tre produttori, inoltre, hanno lavorato in questi anni in modo trasversale per brand come Alfa Romeo, Lavazza, Gucci, Fiat e Slam e hanno collaborato con musicisti del calibro di Francesco De Gregori, Mina, Subsonica, Vinicio Capossela, Ermal Meta, Negramaro, Adrian Sherwood, Bloody Beetroots, Afterhours, Gino Paoli e tanti altri.
Il festival A-Mare è stato realizzato dall’associazione Frammenti con il contributo del Comune di Siniscola, il patrocinio dell’Unione dei Comuni del Montalbo e la collaborazione della Fondazione di Sardegna e di diversi sponsor locali coinvolti, con le loro attività, nell’evento.