Dal 1989 l’antieroe creato da Leo Ortolani ha conquistato un posto speciale nel cuore di ogni amante del fumetto. “Arrotolatelo e infilatelo nella trachea, questo libro vi lascerà senza fiato”. È con frasi come queste che il topo eroe più ridicolo a memoria d’uomo ha assaltato la nostra serietà per invaderla con la sua ironia cinica, diretta e spietata. Oggi il Rat-Man, una versione comica tra Batman, Topolino e Uomo Ragno, si prepara a spegnere 25 candeline: era il 1997 quando il fumetto usciva in una collana bimestrale con la Marvel, poi Panini Comics, per accompagnarci con le sue storie folli fino al 2017. Il 25esimo compleanno del topo sarà festeggiato da Ortolani insieme ai suoi collaboratori e fan a Modena, nello spazio di Banca Forum Monzani, sabato 2 aprile dalle 17.30.
In realtà la storia di Rat-Man inizia qualche anno prima: Leo Ortolani, classe 1967, disegnatore pisano con la fissa per fumetti e supereroi, nel 1990 vince un concorso con Comic Art e pubblica una breve storia di Rat-Man sul supplemento della rivista L’Eternauta. Cinque anni dopo inizia ad autofinanziare e vendere una collana di Rat-Man che nel 1997 viene notata da Marvel e pubblicata come Rat-Man Collection. Il resto è storia nota: il carattere sfaccettato e a volte tragico del protagonista, che declina in senso umoristico l’avventurosa vita di Batman e di altri supereroi, ha permesso a Leo Ortolani di regalarci un personaggio senza tempo, in grado di incarnare le frustrazioni e i limiti del quotidiano anche quando ambientato nei luoghi dell’immaginario. In poco tempo il fumetto conquista un successo incredibile di pubblico e vendite fino a diventare uno dei fumetti più amati in Italia insieme a Dylan Dog, Tex e Diabolik. Battute al limite tra l’ingenuo e il politicamente scorretto escono dalla bocca del Rat-man come coriandoli lanciati da un bambino a una festa di carnevale. Il migliore amico del protagonista è l’ispettore Brakko, un uomo di colore che, per via della sua intelligenza ridotta (proprio come quella del Ratman) non si accorge delle frecciate finto razziste al suo indirizzo. Lo stesso vale per un’altra figura chiave nella vita del topo munito di mantello: Cinzia, chiamata affettuosamente “il transessuale platinato”.
Ma perché ci siamo affezionati a un personaggio così mediocre e scorretto? “Attraverso le pagine di Rat-Man si capisce la mia passione, il fatto che ho sempre realizzato storie in cui credevo” ci ha detto Leo Ortolani durante una chiacchierata su Zoom. Un personaggio che hanno definito di volta in volta antieroe, eroe tragico, personificazione dell’uomo comune dotato di umorismo demenziale. “In fondo è un imbecille, ma piace perché nonostante le cadute si alza sempre. Come me“.
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All’agente segreto che lo ha condotto in una dimensione virtuale stile Matrix e che gli domanda “Ratman sai dove ti trovi”? Lui risponde “Il nulla per chilometri e chilometri…in Molise”? Accanto al Rat-man gravitano personaggi divenuti col tempo importanti, con una loro comicità peculiare, che addirittura hanno fatto storia a sé, come appunto Cinzia, all’anagrafe Paul il postino che, proprio grazie all’abbraccio col supereroe, scopre la sua vera vocazione gender e si struttura al punto da meritare, nel 2018, un fumetto tutto suo che tra una gag e l’altra affronta anche il difficile tema dell’integrazione delle persone transessuali nel mondo del lavoro. Divertente è anche il maggiordomo al servizio di Deboroh La Roccia (vero nome del Rat-man quando non è in servizio) che, come l’alter ego Alfred al servizio di Bruce Wayne, conosce l’identità segreta dell’eroe e ne custodisce i segreti…specie quelli più imbarazzanti. Il riadattamento televisivo andato in onda su Rai2 nel 2006 non convinse i fan né l’autore che scambiò a distanza con la Rai un botta e risposta in merito alla scarsa cura della programmazione. Da cinque episodi della serie è stato tratto anche un lungometraggio ma nel cuore degli italiani è l’albo cartaceo a occupare il posto d’onore.
Non solo Rat-Man: Leo Ortolani ha pubblicato recensioni di cinema, graphic novel dedicati allo spazio e alla scienza come “C’è Spazio per tutti” in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana dove compare Paolo Nespoli e “Luna 2069” con Luca Parmitano, “Dinosauri che ce l’hanno fatta” per Laterza, “Andrà tutto bene” con le strisce che ha pubblicato quotidianamente durante il lockdown del 2019. Leo Ortolani ci ha svelato un’anticipazione: a breve uscirà un art-book per Feltrinelli, “Musa”, 25 figure femminili che sembrano uscire da un mondo fatato.
Iniziamo a trovare spazio in libreria, e intanto buon compleanno, Rat-Man.
(ha collaborato Francesca Mulas)