Se un intento chiaro e inequivocabile questo libro ce l’ha è quello di trasmettere la sorprendente sensibilità animale senza umanizzare i protagonisti delle storie che troviamo nell’ultimo lavoro dello scrittore e poliziotto genovese Riccardo Gazzaniga. Ma leggendolo, scopriremo che ci sono molti altri tesori.
“Quello che non dicono. Storie di animali che ci insegnano a essere umani” esce per Rizzoli Ragazzi, tuttavia la lettura è senz’altro interessante e accattivante anche per un pubblico adulto e può intrigare i più piccoli, basta leggere loro queste storie stupende, corredate ognuna dalle belle illustrazioni di Alessandro Baronciani.
“Quello che non dicono” è un titolo assolutamente azzeccato perché agli animali non serve parlare, loro sanno benissimo comunicare con noi umani ed entrare in relazione attraverso altri canali di connessione che sono loro propri e che noi possiamo, se ogni tanto la smettessimo di essere ottusi, comprendere. “Si tratta di smetterla di vederci al centro dell’universo”, così recita un passaggio dell’introduzione scritta dall’autore ne “L’impronta del libro”.
Elefanti, gorilla, cani da slitta e altri animali
Una volta chiarito lo spirito col quale approcciare questa lettura, che gode di uno stile scorrevole e ricco di informazioni allo stesso tempo, possiamo iniziare a sorprenderci con la storia dal titolo “Istinto Animale”. Il protagonista è l’elefantino thailandese dal nome Ning Nong che gioca con una bimba, Amber, in vacanza a Phuket con i genitori. Quel giorno del 2004, il 26 dicembre, sono assieme in mare, quando Ning Nong avverte che c’è qualcosa che non va e prendendo sul dorso Amber e un’altra bambina le porta in salvo, salvando anche se stesso e il suo proprietario che si chiama Yong, quando il famoso Tzunami del 2004 spazza via 230.000 persone e devasta il territorio seminando orrore, distruzione, sgomento e lutto.
Alcune delle storie in questo libro sono a lieto fine, altre hanno un finale aro-dolce e molte altre, ancora, ci spingono a riflettere.
Una di queste riguarda il parco nazionale del Virunga, incredibilmente esteso, tanto da essere compreso tra tre stati dell’Africa: Congo, Uganda e Ruanda. I soli nomi di questi stati, ricchissimi di materie prime e pietre preziose, oltre che di petrolio, però è direttamente collegato a violenza, eccidi, etnie in lotta al punto di ammazzarsi a vicenda e da bande malavitose legate al bracconaggio e allo sfruttamento illegittimo delle risorse. A farne le spese sono i gorilla di montagna, faticosamente riportati al numero di mille esemplari, gli unici presenti sul pianeta terra, dopo un crollo che nel 2018 li aveva visti ridursi a settecento. Il motivo è il bracconaggio e il motivo del bracconaggio è l’avidità umana. Ma ancora più grave sono le ripercussioni di tutte quelle morti, non solo per la salvaguardia di questi gorilla, ma anche per tutto l’ambiente del parco. In difesa del territorio e di questi animali lavorano oltre seicento persone, e negli ultimi 25 anni hanno perso la vita duecento persone impegnate nella difesa di questa perla della Terra.
Un risvolto ancora più negativamente impressionante, se fosse possibile, è lo sfruttamento petrolifero a cui si è smodatamente dato avvio in conseguenze della guerra in Ukraina. Il governo, corrotto, congolese ha preso accordi inaudibili con le multinazionali del cosiddetto occidente progredito. L’esito è il riaccendersi dell’attività delle bande organizzate a difesa dei contratti con le società del petrolio, per una delle quali il suo portavoce, intervistato sulla minaccia al territorio dei gorilla, ha commentato: “quelle sono scimmie. A chi importa delle cazzo di scimmie?” .
“Quello che non dicono” ci offre però anche storie di rivincita, o di grande tenerezza e di avventura come quella dal titolo “Il Cane delle Meraviglie” che risponde al nome di Bobbie e che ripercorre, con tragitti tutti suoi, la strada di casa quando i suoi proprietari lo perdono lungo un viaggio di quattro mila chilometri.
In ogni storia un animale diverso, in ogni storia un piccolo e grande regalo per noi umani da parte di un leone, un delfino, una tigre della Tasmania, uno scimpanzé e i suoi amici, una strana coppia di pinguini vedovi, una città di gatti, un cane da slitta e altri cani e… beh, è bello scoprire il resto da sé. Ma c’è anche un gatto, con una storia tutta per sé.