È sempre piacevole constatare che la creatività in Sardegna gode di ottima salute e che, grazie al lavoro costante di realtà molto attive nell’ambito del design, tanto della nostra isola viene raccontato al resto del mondo senza i luoghi comuni che spesso attanagliano la nostra immagine all’estero.
In occasione della Milano Design Week 2025 a rappresentare colori, sentimenti e sapienza artigiana sarda dal 7 al 13 aprile 2025 ci sono Giorgia Bistrusso, Federica Pilota e Margherita Usai con “Punti di Vista – Metamórphosis”. Le designer, ospitate nel celebre circuito della moda in Zona Tortona, proporranno un loro personale omaggio all’idea di metamorfosi, inneggiando alla trasformazione, alla rinascita, alla consapevolezza di una bellezza mutevole e in continua evoluzione.
In un mondo che cerca di intrappolare bellezza e identità in gabbie rigide e asfittiche il lavoro arioso delle tre sarde porta nel Fuorisalone del capoluogo lombardo una ventata di freschezza. La leggerezza è un’illusione però, non lasciatevi ingannare dalle trame delicate, il cambiamento che Bistrusso, Usai e Pilota ci mostrano è frutto di un certosino lavoro di studio, ricerca, sottrazione fino all’essenziale in cerca di una pulizia formale che riveli l’eleganza naturale delle cose.
Giorgia Bistrusso, tra le curatrici del progetto, è ormai un nome consolidato nel panorama degli accessori con un design dai tratti inconfondibili e una produzione al 100% locale che rende le sue borse autentiche opere d’arte. Nelle sue linee la tradizione e l’innovazione incontrano quel dinamismo necessario per vivere la contemporaneità ma conservano anche il retaggio di lavorazioni antiche, manuali, così preziose da essere a ragione definite uniche. Nessun pezzo è perfettamente identico all’altro, ognuno si fa notare per dettagli di carattere che evidenziano la natura del materiale, domato ma con ancora uno spirito tutto suo.
Tutto cambia nel mondo, nei costumi, nella moda, e il design non fa eccezione: un vaso si fa borsa, un sottovaso diventa cappellino. Ogni oggetto manifesta la sua volontà di trasformazione, la sua capacità di adattarsi, di divenire qualcosa di nuovo, se si sa guardare con occhi pieni di inventiva. Punto di equilibrio, e di fascino, di questa esposizione, è il giunco sardo, la sua flessibilità è simbolo dei tempi che viviamo, della necessità di rivedere, modificare e soprattutto evolvere. Il colore dominante è il giallo, un brillante e vibrante tono che ricorda i profumi del Mediterraneo e dei limoni pieni di sole. La natura è protagonista anche nella borsa in seta dipinta a mano e arricchita da pellami intrecciati paglierino, che immortala su tessuto la danza notturna delle lucciole tra i fiori di elicriso.
Il risultato è una combinazione di sostenibilità, creatività, visione contemporanea e sapere antico, un manifesto corale di sensibilità che ci conferma ancora come la Sardegna abbia storie bellissime e radici profonde con cui abbracciare il mondo. All’esposizione si accompagna anche la suggestiva installazione nella The Yellow Room firmata da FoodDesignStories e LAPILLI intitolata “Alla ricerca dell’oggetto della felicità”, un simposio materico dove si incontrano linguaggi artistici diversi e i materiali dialogano fra loro.
Un piccolo grande viaggio verso la scoperta di nuove vie espressive e nuovi modi di trovare e promuovere la bellezza.