Muralismo, fiber art, illustrazioni e street art. Di questo e di tanto altro si è parlato e si continua a parlare nel ciclo di incontri ‘Nonsolourbana: Arti Storie Luoghi‘, organizzato da Orientare e dall’associazione culturale Asteras all’Exma di Cagliari. Attraverso tre incontri coinvolgenti negli spazi della Sala conferenze, artisti e artiste attivi a livello regionale, nazionale e internazionale, condividono le loro esperienze e percorsi creativi, svelando il fertile connubio tra le arti visive e l’ambiente urbano.
Il primo appuntamento, il 3 marzo, intitolato ‘Muralismo: storia e avanguardia’, ha visto la partecipazione di Giampaolo Mameli e Angelo Liberati. Il primo, con la sua ricerca artistica che spazia dall’informale pittorico alla raffigurazione simbolica, attinge al patrimonio segnico dell’arte preistorica e protostorica della Sardegna reinterpretandolo in chiave personale e contemporanea. Il secondo, dopo l’esperienza artistica a Roma, ha portato il suo talento in Sardegna dove ha rielaborato l’elemento pittorico attraverso il riporto e il décollage di natura pop.
Giovedì sera il secondo appuntamento dal titolo ‘Arti urbane: evoluzione e partecipazione’, ha ripercorso le esperienze artistiche di Pietrina Atzori e Marco Réa, già protagonisti della collettiva ‘Bucolica Urbana’, una delle tre mostre d’arte contemporanea della seconda edizione di Cagliari Urbanfest – Generazioni Metropolitane. Pietrina Atzori è una fiber artist che si distingue per il suo approccio intermediale: utilizzando una varietà di fibre naturali e artificiali, nonché materiali vergini e di recupero, crea opere che spaziano da abiti e sculture tessili a libri d’artista, arazzi, quadri, installazioni, performances e interventi di arte partecipata. La sua pratica artistica si basa sull’idea dell’arte come strumento di coscienza e conoscenza individuale e collettiva, focalizzandosi sulle tematiche delle radici, del territorio e della comunità. Marco Réa, esponente della scena dei graffiti e del writing romano, predilige una ricerca artistica incentrata sulla figura femminile, chiave di lettura universale della dimensione umana attuale.
A partire dalle figure femminili ritratte nei manifesti, nelle foto pubblicitarie e nelle copertine di riviste, spesso stereotipate e oggettivate, Réa procede per trasfigurazione, alterando le figure attraverso varie tecniche: dalla bomboletta spray allo stencil combinato con la line art.
‘Nonsolourbana’ si concluderà venerdì 15 marzo alle 17 con l’incontro ‘Il gesto urbano: dal muro al corpo’ che vedrà protagonisti la street artist La Fille Bertha (pseudonimo di Alessandra Pulixi) e il tatuatore Alessio Errante, accomunati da un’esperienza artistica unica: le illustrazioni di La Fille Bertha, molto spesso delle creature con sembianze femminili immerse in una dimensione atemporale, prendono vita non solo su muri, carta, stoffa e legno ma anche sulla pelle, grazie al talento di Errante.