Il romanzo “Notte di vento che passa” ha per protagonista Cosima, una giovane donna tanto amante dei libri da “letterarizzare” la sua stessa esistenza. Un modo curioso di affrontare la complessità della vita, che la accompagnerà dall’adolescenza alla scoperta del mondo adulto e dell’amore. Sullo sfondo, tratteggiata in punta di penna ma con riflessioni incisive, una Sardegna alle prese con le sfide dei giorni nostri. Milena Agus, apprezzata scrittrice cagliaritana, presenterà l’opera, edita da Mondadori, mercoledì 10 aprile al Padiglione Tavolara di Sassari in un evento organizzato da Lìberos per il festival Éntula . L’incontro si terrà alle 18.30, con l’autrice converserà Alessandro De Roma. L’evento è realizzato in collaborazione con la casa editrice Mondadori, il Padiglione Tavolara, la libreria Koinè Ubik di Sassari, lo Studio Massaiu e Florgarden.
Milena Agus, nata a Genova da genitori sardi emigrati, ha trascorso l’infanzia fra Genova e Milano. All’età di dieci anni, con la sua famiglia, si è trasferita in Sardegna. Da allora vive a Cagliari, dove ha studiato al liceo classico, si è laureata ed è stata una professoressa di Lettere negli istituti superiori. Con nottetempo ha pubblicato Mentre dorme il pescecane (2005), Mal di pietre (2006), Ali di babbo (2008), La contessa di ricotta (2009), Sottosopra (2012), Guardati dalla mia fame (con Luciana Castellina, 2014), Terre promesse (2017), Un tempo gentile (2020). I suoi libri sono tradotti in cinque lingue. L’uscita in Francia del suo secondo romanzo è stato un evento, di critiche e di vendite. Milena Agus ha ricevuto numerosi premi letterari, tra i quali il prestigioso Premio Zerilli-Marimò a New York. Mal di pietre ha vinto il Premio Forte Village (2007) e si è segnalato fra i finalisti del Premio Strega e al secondo posto nel Campiello.
Il festival Éntula è organizzato dall’associazione culturale Lìberos con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e della Fondazione di Sardegna.
(la foto in evidenza è di Alec Cani)