Dal 22 al 28 aprile gli spazi di Sa Manifattura a Cagliari hanno vibrato di arte, riflessione e inclusione in occasione di InDifferenze, un progetto promosso da Carovana SMI di Ornella D’Agostino col sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna, inserito nel programma pluriennale l’Accademia del Tempo 2024. Attraverso laboratori, spettacoli, teatro-danza e residenze artistiche, questa iniziativa multidisciplinare promuove la professionalizzazione nelle arti performative coinvolgendo di diversi partner nel territorio. In particolare, InDifferenze è stato il palcoscenico per la presentazione di ‘Lucignoli’, l’opera vincitrice del bando del Ministero della Cultura per l’accessibilità degli artisti disabili realizzata dalla compagnia toscana Animali Celesti.
La compagnia
Animali Celesti/teatro d’arte civile è un’associazione culturale e di promozione sociale toscana nata nel 2012. È composta da artisti e artiste, educatori ed educatrici, utenti psichiatrici e, più in generale, chiunque sia interessato alla diversità in tutte le sue forme. Oltre al fondatore Alessandro Garzella, noto per le sue opere e progetti di impegno artistico e civile, Animali Celesti è composta da Sara Capanna, Francesca Mainetti, Chiara Pistoia, Aurora Vannucci, Ilaria Bellucci, Nicola Fania, Tommaso Iacovello, Giuls Paoli, Satyamo Hernandez, Elisa Garzella ed Emiliana Quilici. L’associazione è riconosciuta e finanziata dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e dalla Regione Toscana come una delle compagnie teatrali di interesse nazionale per l’inclusione sociale. Collabora stabilmente con diverse istituzioni tra cui l’ASL Nordovest Toscana, la Clinica Psichiatrica dell’Università di Pisa (dove Garzella è anche docente esterno nel Corso di laurea per Tecnici di Riabilitazione Psichiatrica) e vari Comuni come Pisa, Viareggio e Capannori. In Lombardia collabora con Teatro 19 di Brescia e con la Fondazione Emilia Bosis di Bergamo, istituzione sanitaria partner del Teatro Stalla, una struttura che favorisce lo sviluppo di una ricerca avvalendosi della collaborazione di professionisti e professioniste, utenti psichiatrici, educatori ed educatrici, insieme a svariate specie animali.
‘Da Il corpo in testa a Lucignoli’, un dialogo sulla diversità verso il confronto e la cooperazione
‘Lucignoli’, andata in scena nel 2018, nasce dal cuore di individui che hanno affrontato la sofferenza e l’emarginazione sociale. Per questo va ben oltre lo spettacolo teatrale, configurandosi come un’esperienza emotiva che rompe le catene teatrali per abbracciare la diversità in tutta la sua potenza e bellezza. In ‘Lucignoli’ Pinocchio diventa il fulcro di una visione stravagante e provocatoria, trasformando le sue avventure e quelle del suo compagno Lucignolo in un reality show pervaso dalla brutalità dei nostri tempi. Anche la Fata, tipicamente simbolo di speranza e redenzione, si ribella al proprio ruolo negando a Pinocchio il riscatto finale proprio a causa della sua diversità indelebile. ‘Lucignoli’, nata dall’unione tra ricerca e creatività, ha alle spalle due allestimenti precedenti: ‘Lucignoli delinquo horror show’ e ‘Pinocchio nel Paese dei Lucignoli’, entrambi sviluppati nella comunità terapeutica Cascina Germoglio gestita dalla Fondazione Bosis. Il 22, durante la conferenza ‘Da Il Corpo in testa a Lucignoli’ moderata dal critico teatrale Walter Porcedda, Alessandro Garzella ha condiviso il percorso di 12 anni della sua carriera accanto ad Animali Celesti a partire dal suo libro ‘Il corpo in testa’ (2022): attraverso il racconto della messa in scena, degli attori, delle attrici e dei testi ma anche di aspetti più intimi e personali, emerge come l’attività di Animali Celesti sia il riflesso di un teatro inteso come forma di espressione autentica e senza filtri. Dalle riflessioni iniziali sul libro, il dialogo si è esteso ad altri ospiti: oltre a Ornella d’Agostino di Carovana SMI, Alessandro Garzella e alcune artiste di Animali Celesti, sono intervenuti Guido di Palma, docente di teatro alla Sapienza di Roma; Gisella Trincas, presidente dell’Associazione Sarda per l’Attuazione della Riforma Psichiatrica; Roberta Ferraresi, docente di teatro all’ Università di Cagliari; Massimo Mancini, direttore di Sardegna Teatro TRIC; Raimonda Falchi e Giulia Muroni, direttrici di Fuori Margine-Spazio Danza – Centro di Produzione della Danza in Sardegna; Tonino Murru, burattinaio e fondatore di Is Mascareddas e Alessandro Arrabito, direttore artistico e regista di Casateatro 2007 Nuoro. In questo senso la conferenza è stata anche un’occasione per consolidare il dialogo e il confronto, favorendo una cooperazione a lungo termine focalizzata sia sulla ricerca artistica che sui processi di rigenerazione e coesione sociale e, infine, sulla valorizzazione di talenti artistici che andrebbero dispersi.
Dopo la conferenza di presentazione, il 24 aprile alle 18 ‘Lucignoli’ ha aperto le sue porte al pubblico grazie alla prima prova aperta dedicata in particolare a docenti, ricercatori, studenti e studentesse universitari. Dal giorno successivo fino a domani, ogni sera alle ore 20, sarà possibile assistere alla messa in scena dello spettacolo seguita da un dibattito col pubblico. Dopo la tappa cagliaritana, ‘Lucignoli’ approderà a Lucca dal 21 al 27 luglio e a Ferrara dal 16 al 22 settembre.
Altre attività
Parallelamente alla residenza artistica di ‘Lucignoli’, la sera del 23 aprile con ‘Piattaforma delle differenze’ si è avuto un assaggio di alcuni progetti artistici in Sardegna a favore dei processi di rigenerazione dei paesaggi umani e naturali . Lo stesso giorno, nella scuola di danza Assunta Pittaluga, è iniziato ‘Il paese dei Balocchi’, un laboratorio di danza, teatro e scrittura creativa a cura di Sara Capanna e Aurora Vannucci, artiste di Animali Celesti. L’iniziativa, in programma fino a domani dalle 15 alle 17, è incentrata sull’espressività corporea, sui principi organici della danza, la composizione ritmica e l’improvvisazione scenica, dedicato a chi danza, a chi canta, a chi ha una storia da raccontare o un’urgenza da gridare.
Per partecipare, è obbligatorio iscriversi via mail a carovana.smi@gmail.com.