• Accedi
  • Aiuto
Sito nemesismagazine.it
  • Home
  • Articoli
  • Rubriche
  • Editoriali
  • Interviste
  • Podcast
    • Creattiva
    • L’isola sconosciuta
    • Vamp
  • Chi siamo
  • Sostienici
  • Newsletter
Nessun risultato trovato
Vedi tutti i risultati
Sito nemesismagazine.it
  • Home
  • Articoli
  • Rubriche
  • Editoriali
  • Interviste
  • Podcast
    • Creattiva
    • L’isola sconosciuta
    • Vamp
  • Chi siamo
  • Sostienici
  • Newsletter
Nessun risultato trovato
Vedi tutti i risultati
Sito nemesismagazine.it
Nessun risultato trovato
Vedi tutti i risultati

L’incontro di Pedro Martín al festival Tuttestorie, tra fumetti, radici, senso di appartenenza e nuove scoperte

Di Mattia Lasio
06/10/2025
in Cultura, Libri, Senza categoria
Tempo di lettura: 5 minuti
L’incontro di Pedro Martín al festival Tuttestorie, tra fumetti, radici, senso di appartenenza e nuove scoperte

Le radici sono preziose, in quanto capaci di trasmettere un senso di appartenenza profondo verso qualcosa o qualcuno che va oltre le distanze, le barriere e le differenze. Le radici sono molteplici, non si limitano a un unico contesto e a un singolo ambito e la loro bellezza sta proprio in questo aspetto qui ovvero nella molteplicità di vedute che sono in grado di offrire. Proprio sul concetto di radici si è riflettuto nel corso dell’incontro con il talentuoso illustratore e scrittore di graphic novel Pedro Martín, americano di nascita ma di origini messicane, durante l’incontro andato in scena sabato 4 ottobre nella Torretta Tam Tam dell’Exma in occasione della ventesima edizione del festival Tuttestorie in via San Lucifero a Cagliari (qui uno degli approfondimenti realizzati durante il festival). Un incontro ricco di contenuti, durato circa un’ora e mezza, con l’ottima moderazione di Daniele Mocci e il prezioso contributo come interprete di Samantha Cipollina. Una trentina le persone presenti a uno degli appuntamenti più attesi e sentiti del festival terminato il 5 ottobre.

Il pomeriggio è caldo e soleggiato, Pedro arriva con qualche minuto di anticipo, prende posizione e  osserva le persone che ha davanti a sé con entusiasmo, ha un piglio vivace, sorriso in volto da cui traspare la gioia per essere presente in un contesto nel quale può approfondire il suo percorso – umano e artistico – in piena libertà. Si parte subito dall’analisi dell’appartenenza a due culture diverse ovvero quella americana e quella messicana. “Questo è un aspetto sicuramente molto interessante – esordisce – quando lo vivi sulla tua pelle non ci pensi ma sono gli altri a farti notare questa sorta di ‘’doppia origine’’ che poi ti porta a riflettere con attenzione a riguardo”. Pedro viene da una famiglia umile e numerosa, costituita da nove figli in totale, i più grandi nati in Messico mentre i più piccoli – come lo stesso Pedro – dopo il trasferimento in California. L’analisi del rapporto con i propri fratelli è uno dei punti salienti della sua riflessione. “I fratelli più grandi – racconta – nati in Messico sentivano di aver faticato molto di più rispetto a noi, avendo dovuto cambiare e stravolgere tutto, facendo quindi i conti con un contesto nuovo e sconosciuto sotto ogni punto di vista”.

L’autore della graphic novel ‘’Mexikid. Una famiglia on the road’’, pubblicata dalla casa editrice Tunué incentrata proprio sulla storia della propria famiglia e sul viaggio che compirono dalla California al Messico per andare a prendere il nonno paterno Alejandro, si sofferma sul suo primo approccio con i fumetti. “Furono proprio i miei fratelli maggiori a introdurli in casa e per me fu un colpo di fulmine pazzesco, rimasi immediatamente colpito dalle immagini e dalla struttura del tutto. I miei fratelli maggiori ci scherzavano su e mi dicevano che il mio modo di vivere la passione per i fumetti era esagerato e troppo serio”.

Per Pedro il rapporto con le immagini e con la cultura visiva è da subito intenso, quasi simbiotico e viscerale. Giorno dopo giorno prende sempre più confidenza con un linguaggio artistico nuovo ma che sente immediatamente sulla propria pelle e che gli consente di costruirsi un mondo interiore suo variopinto e speciale. “Per me leggere i fumetti e, più generalmente, approcciarmi alla cultura visiva – sottolinea – è stato un modo unico per scappare dalla realtà quotidiana dura in cui vivevamo. Era un modo per non pensare alla fatica dettata dal lavoro, penso ad esempio a quando andavamo nei campi a raccogliere le fragole”.

Tanti gli aneddoti relativi all’evoluzione della sua passione nel corso del tempo. “Ho lavorato per tanti anni – prosegue – come disegnatore di cartoline d’auguri per una società. Ero molto veloce nel mio lavoro e appena finivo mi dedicavo nel tempo libero che avanzava alla realizzazione di quei disegni che successivamente sarebbero diventati parte integrante della mia opera miei e che per molto tempo ho tenuto nel cassetto, sino a quando è arrivato il momento della pensione. Ecco, quel frangente lì per me ha rappresentato un momento di svolta importantissimo: ho deciso di rimettermi in gioco e dare nuovi stimoli alla mia vita”.  Immancabile anche un’attenta riflessione sul significato della scrittura e della realizzazione di un’opera d’arte. “Quando si scrive una storia ogni elemento fa la differenza e nulla può essere tralasciato: gli oggetti, la loro disposizione negli spazi, gli sguardi. Scrivere non è mai un atto a senso unico ma qualcosa che permette di fare nuove scoperte e di conoscere nuovi lati di sé”.

Arriva il momento più atteso dell’incontro ovvero il racconto del viaggio dalla California al Messico per andare a prendere il misterioso nonno paterno Alejandro, un uomo di poche parole dal vissuto significativo, protagonista di eventi storici di rilievo come la Rivoluzione Messicana tra il 1910 e il 1920. “Quel viaggio è stato fondamentale, direi quasi rivoluzionario per certi aspetti,  e ha cambiato obiettivamente i nostri equilibri famigliari – puntualizza Pedro – io mi sono accorto da subito che stava avvenendo qualcosa di particolarmente significativo. Viaggiammo con un camper Winnebago parecchio suggestivo, a guidarlo era mio padre: ricordo che quando arrivammo alla dogana c’erano delle guardie corrotte appostate lì che, per farci transitare, pretesero i nostri oggetti. Per riaverli indietro, in alternativa, avremmo dovuto dare loro una somma di denaro non esigua. Chiaramente mio padre non pagò, per lui i miei giocattoli e ciò che avevo allora non aveva un grande valore. Ci rimasi male, come era inevitabile fosse”.

Si affrontano nella chiacchierata tematiche come la crescita, il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, i rapporti familiari che cambiano, le divergenze e al contempo i punti in comune. “I miei fratelli maggiori – rivela divertito – ci dicevano di essere figli della stalla mentre noi, che per loro eravamo privilegiati, venivamo chiamati i figli dell’ospedale”. È il turno poi dell’analisi del nonno paterno Alejandro. “L’immagine che mi ero fatto di lui era quella di un gigante di pietra, era imperscrutabile e si avvertiva un senso di distanza notevole. Quando poi ho iniziato a sentire le storie su di lui e sul suo vissuto ho iniziato a cambiare opinione a riguardo, iniziando a vederlo come una sorta di supereroe per poi cogliere piano piano i suoi lati più umani e intimi”. Poco prima di congedarsi, non manca un accenno ai progetti futuri, in primis il prosieguo della sua graphic novel ‘’Mexikid’’. La serata termina all’insegna di sorrisi sinceri e genuini e della consapevolezza che le differenze di prospettive sono estremamente preziose per maturare e rendersi conto che il mondo è un mosaico ricco di sfumature che sarebbe un peccato non cogliere a causa di preconcetti fini a se stessi.

CondividiTweetInviaCondividiCondividi

Post correlati

Arrivederci Nemesis Magazine, una palestra di sogni, parole e responsabilità
Cultura

Arrivederci Nemesis Magazine, una palestra di sogni, parole e responsabilità

18/10/2025
Quei posti, dove abbandonarsi ancora ai sogni di sempre
Comunicazione e società

Quei posti, dove abbandonarsi ancora ai sogni di sempre

18/10/2025
Post successivo
Battiato raccontato da Fabio Zuffanti. ‘Sacre Sinfonie’ al festival Fino a Leggermi Matto di Sassari

Battiato raccontato da Fabio Zuffanti. 'Sacre Sinfonie' al festival Fino a Leggermi Matto di Sassari

World Press Photo Contest 2025, al MuA di Sinnai l’esposizione delle fotografie dei 24 vincitori. In mostra fino al 19 ottobre

World Press Photo Contest 2025, al MuA di Sinnai l’esposizione delle fotografie dei 24 vincitori. In mostra fino al 19 ottobre

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Sono d'accordo con la Privacy Policy.




Enter Captcha Here :

Sostieni Nemesis Magazine

I contenuti di Nemesis Magazine sono gratuiti e accessibili a tutti e tutte. Potete sostenere il nostro lavoro con un una donazione. Grazie!
Fai una donazione

This Station Is Non-Operational
as heard on radio nemesis

This Station Is Non-Operational

Di GianLuca
18/10/2025
0

The Last One

Leggi l'articolo
Perché quando la cultura perde spazi sparisce anche la sua voce

Perché quando la cultura perde spazi sparisce anche la sua voce

18/10/2025
Quei posti, dove abbandonarsi ancora ai sogni di sempre

Quei posti, dove abbandonarsi ancora ai sogni di sempre

18/10/2025
Arrivederci Nemesis Magazine, una palestra di sogni, parole e responsabilità

Arrivederci Nemesis Magazine, una palestra di sogni, parole e responsabilità

18/10/2025
Casa Famiglia Killia, apre a Selargius la struttura per bambini disabili orfani o di famiglie in povertà socio economica

Casa Famiglia Killia, apre a Selargius la struttura per bambini disabili orfani o di famiglie in povertà socio economica

18/10/2025
LA VITA VA COSÌ V. Raffaele, G.I.Loi @Claudio Iannone

“La vita va così”, nel nuovo film di Riccardo Milani la storia del pastore del Sulcis che non volle vendere la sua terra agli speculatori edilizi

18/10/2025

Articoli recenti

  • This Station Is Non-Operational
  • Perché quando la cultura perde spazi sparisce anche la sua voce
  • Quei posti, dove abbandonarsi ancora ai sogni di sempre
  • Arrivederci Nemesis Magazine, una palestra di sogni, parole e responsabilità
  • Casa Famiglia Killia, apre a Selargius la struttura per bambini disabili orfani o di famiglie in povertà socio economica

Commenti recenti

  • Anonimo su Sindaco si muore. Il sangue degli amministratori locali nella Sardegna dell’Ottocento
  • Anna Licia Melis su Cagliari perde uno degli ultimi intellettuali. Si è spento Gianluca Floris
  • Marianna Peddio su Giornata della Memoria. Dalla Barbagia a Mauthausen e Auschwitz, la marcia della morte di Antonio Moi
  • .. su Le luci sul porto (Dietrich Steimetz)
  • Anonimo su Porto Canale in bianco e nero (Dietrich Steinmetz)

Sostieni Nemesis Magazine

I contenuti di Nemesis Magazine sono gratuiti e accessibili a tutti e tutte. Potete sostenere il nostro lavoro con un una donazione. Grazie!
Fai una donazione

Info

Direttrice: Francesca Mulas
Nemesis Magazine è registrato al pubblico registro della stampa con decreto del Tribunale di Cagliari n. 14/2020
Editrice: Associazione culturale Terra Atra
Sede legale: Via del Sestante 5, 09126 Cagliari

Email: info@nemesismagazine.it

Hosting

Hosting: Tophost srl
Piazza della Libertà 10, Roma
P.Iva 08163681003
Rea 1077898
Iscrizione alla camera di Roma del 01/10/2004

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport. Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

Newsletter

    • Arte
    • Cinema
    • Comunicazione e società
    • Cultura
    • Fotografia
    • Interviste
    • Libri
    • Moda
    • Musica e spettacolo
    • Privacy Policy

    Benvenuto!

    Accedi al tuo account!

    Ho dimenticato la password

    Recupera la tua password

    Inserisci il tuo nome utente o la tua email per recuperare la password!

    Accedi
    • Accedi
    Nessun risultato trovato
    Vedi tutti i risultati
    • Home
    • Articoli
    • Rubriche
    • Editoriali
    • Interviste
    • Podcast
      • Creattiva
      • L’isola sconosciuta
      • Vamp
    • Chi siamo
    • Sostienici
    • Newsletter
    • Aiuto


    Direttrice: Francesca Mulas
    Nemesis Magazine è registrato al pubblico registro della stampa con decreto del Tribunale di Cagliari n. 14/2020
    Editrice: Associazione culturale Terra Atra
    Sede legale: Via del Sestante 5, 09126 Cagliari

    Email: info@nemesismagazine.it

    Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, al fine di migliorare i servizi offerti e l'esperienza di navigazione dei lettori. Se prosegui nella navigazione o se chiudi questo banner acconsenti all’uso dei cookie. Privacy e Cookie.