Dopo soli quattro anni dall’ottimo ‘Polaris’ i Casino Royale tornano a confermarci la loro immensa caratura sia come artisti che come persone.
La band capitananta da Alioscia Bisceglia, non solo immenso artista ma anche persona impegnata in prima persona in attività sociali di grande livello – chi può vada a Milano in Ædicola Lambrate’ ad esempio – sempre in prima fila quando c’è da prendere posizione a differenza di una grande fetta di esponenti musicali italiani la cui omertà rimane non certo un mistero ma una sicura vergogna, torna con un concept album registrato insieme al produttore Clap! Clap! per quella Asian Fake che con tenacia e talento sta emergendo sempre di più nel nostro panorama.
La parola concept deve suonare propria e deve rimanere una nostra fedele amica che ci ricorda e consiglia di ascoltare quest’album nella sua sequenza originale partendo dalla maestosa title track ‘Sono già Scorpione’ in cui torna come feat Marta del Grandi, già presente in numerosi live e del cui talento ormai non si può più aver alcun dubbio.
‘Fumo’ è esattamente come una coltre di nebbia che ci avvolge e ci ottenebra, come la negativa quotidianità che avvolge ma che lascia dei bagliori di speranza sparsi nelle tracce di trip hop – marchio di fabbrica della band – impreziosito dai feat della già citata Marta Del Grandi, di Alda e Alina B, artiste giovanissime alle quali Alioscia Bisceglia lascia il testimone verso il futuro.
Un disco maestono, potente e empatico di trentasei minuti che spunta come una gemma nascosta nel sottobosco italico fatto non solo di canzonette, un disco che non ci inonda di parole banali per coprire il vuoto ma che lo espone, lo indebolisce con proclami chiari e forti, come i valori che hanno da sempre mosso la band milanese.
Aria pura
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