Non poteva che essere dedicata a Maria Lai la prima Biennale d’Arte Contemporanea in programma alla Stazione dell’Arte – Museo CaMuC a Ulassai dal 2 giugno al 6 ottobre 2024. “Era inevitabile – dicono Luisella Cannas e Claudia Contu per la Stazione dell’arte – che il tema della prima Biennale fosse proprio il modo di pensare il rapporto artista-territorio”.
Maria Lai più di chiunque altro, infatti, ha saputo raccontare e anticipare il valore dell’arte non solo come libera espressione dell’individuo, ma anche come elemento fondamentale per consolidare una comunità e per restituire significati e identità anche ai piccoli centri.
In mostra le opere di venticinque artisti che si sono misurati con un percorso dal titolo “Progetto e destino”, un’idea subito sposata dal Comune di Ulassai e finanziato dall’Unione Europea grazie al PNRR. Ad inaugurare quella che speriamo sia la prima di una serie di fortunate biennali, sono Silvia Argiolas, Irene Balia, Ruggero Baragliu, Nicola Caredda, Federico Carta, Roberto Cireddu, Siro Cugusi, Roberto Fanari, Paulina Herrera Letelier, Silvia Idili, Marco Loi, Alberto Marci, Silvia Mei, Veronica Paretta, Samuele Pigliapochi, Paolo Pibi, Paola Pinna, Gianmarco Porru, Francesca Randi, Massimilano Rausa, Giuliano Sale, Stefano Serusi, Danilo Sini, Angelo Spatola, Marco Useli.
Direttore artistico dell’evento è Gianni Murtas, che, insieme al comitato scientifico composto da Chiara Manca, Damiano Rossi e Antonello Carboni, sottolinea l’importanza di non cercare cloni della straordinaria Maria Lai: “Dobbiamo piuttosto vedere se le intuizioni di Maria hanno un senso nel concreto operare dell’arte d’oggi, se nonostante l’indiscutibile connotazione moderna la ricchezza delle sue ricerche riesce ancora a misurarsi negli orizzonti della contemporaneità. Inutile dire che noi crediamo di sì”.
È evidente quanto sia necessario ricordare il patrimonio, anche inteso come fonte di concetti e ispirazione, che la Sardegna, e in particolare Ulassai, hanno ereditato dal minuzioso lavoro di una donna che ha saputo brillare di luce propria mantenendo una purezza e una giocosità rare, senza mai perdere di semplicità e chiarezza di pensiero. La poetica delle piccole cose, del sussurrato anzi che il gridato, la hanno resa celebre in un panorama in cui la componente femminile per troppo a lungo è stata marginalizzata.
“Questa prima Biennale dedicata a Maria Lai – dice il sindaco di Ulassai Giovanni Soru – vuole essere il riconoscimento e il ringraziamento della Comunità di Ulassai a un’artista e una donna che molto ha fatto per il suo paese natale. Un legame che si è rinsaldato a partire dai primi anni 80 e che con la realizzazione della Stazione dell’Arte nel 2006 ha avuto la sua definitiva consacrazione”.
L’inaugurazione si inserisce in un fine settimana particolarmente vivace per il paese celebre per i suoi Tacchi. Dal 31 maggio al 2 giugno infatti qui verrà ospitato “Ulassai Festival 2024”, nell’ambito del progetto”Dove la natura incontra l’arte” realizzato in collaborazione con diverse organizzazioni e associazioni sportive locali legate al climbing e ad attività all’aria aperta.
L’evento è dedicato all’arrampicata e allo sport outdoor con un ricco programma di attività che spazieranno dallo slacklining alla mountain bike, dal trekking al parkour, dallo yoga al pilates, fino al cinema e all’enogastronomia. Tra gli ospiti anche il campione internazionale di bici trial Davide Riffaldi e il climber Klaas Willems.