Non sappiamo nulla di loro ed è giusto così, se non che sia un collettivo autorigenerante e mutevole che fa della interazione dei singoli una soluzione plurale, una sorta di Getter Robot dell’ industrial noise underground e sappiamo anche che questa volta, grazie al lavoro di Drama Recorder hanno esagerato con lo split ‘The Power Of Negative Thinking’ insieme a ScoliosisNoises Dept. Che sia il ritorno degli split, in questa possibilità di musica liquida, eterea, fruibile in ogni modo possibile? Perché no.
Possibile, quindi, ma andiamo al sodo: Lato A e Lato B, lo yin e lo yang.
Lato A – La Furnasetta, sappiamo che non sappiamo e questo è giusto, ma sappiamo bene decifrare le sonorità e soprattutto le parole prese a prestito da Alda Merini o Pier Paolo Pasolini, dalle vicende di Falcone o delle nostre memorie di cuore di bambino e sappiamo come queste possono diventare dei mantra amplificando la loro portata artistica e politica (d’altronde l’arte è politica e la memoria è vita) diventando un manifesto elettro rivoluzionario non fine a se stesso ma persistente in noi stessi se solo sappiamo a cosa dare veramente attenzione. Il tutto diventa una massa fluida come un blob dal quale ha senso esserne investiti, riflettere e poi ballare con la bonus Track di sapore quasi MSTRKRFT. Amabili su traccia, notevoli live, tra invocazioni, performance e banconote gettate al pubblico, chissà che alcune riflessioni non si tramutino in vere e proprie domande e risposte, lo leggeremo sicuramente sempre tra queste pagine.
Lato B – ScoliosisNoises Dept, mostro colossale, prezioso e assordante che in questo caso porge la propria guancia a Bergman, Lenin, Manson (quello vero). Più oscuro, più rumoroso e sinistro che raggiunge due rispettivi picchi ne ‘Il Buio di Elettra Q’ e la sublime, finale ‘Lenin Gagà Inschallah’, che riporta ai fasti di CCCP o Laibach.
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