Adesso a casa di Ensi penso proprio non ci sia più pace, ma d’altronde la sua rima è stata salutare e propiziatoria invece che, come troppo spesso accade, denigratoria o inutile.
E quindi, dopo la reunion dei Dogo (qui), con annessa moltitudine di successo di album e concerti, tocca ora, finalmente, ai Partenopei Co’Sang tornare sulla scena dopo quell’ anomalo San Valentino 2012 (Dodici anni, ripetiamolo svariate volte) in cui si perpetrò il delitto dello split tra Luchè e NTò, solo ora finalmente ricucito.
Dopo quel ‘Vita Bona’ del 2009 si è dovuto aspettare quindici anni per riavere il duo campano impresso su solchi ormai totalmente digitali (no worries, esiste comunque la release in vinile ma il mondo è cambiato, su questo dobbiamo farcene una ragione) ed il risultato è un quasi SI, un quasi o un pieno a seconda dei punti di vista. Perché si, ogni volta che c’è un ‘blast from the past’ così importante il rischio delusione totale è altissimo ed addirittura quasi teleguidato e la severità di giudizio aumenta a dismisura a volte anche in maniera ingiustificata ma, di nuovo dobbiamo farci questa maledetta ragione ed in questo il lavoro del duo di Marianella arriva in vetta quasi agilmente per scoprire però che forse non è più la vetta di una volta, è ormai scheggiata, peggio erosa dal tempo. Si, potrebbe essere sbagliato star lì a richiedere le stesse sonorità, soprattutto la stessa ‘rabbia e cattiveria’ di un tempo, dico, potrebbe, però il fuoco lì si dirige e lì non la ritrova.
’Dinastia’ è un gran bell’album, una lezione per tutti coloro che pensano di poter stare sulla scena solo grazie alle stupidaggini social, dove i due padroni di casa gestiscono il tutto con perentoria severità ma rimanendo nel loro confine, è tutto molto lucidato a specchio e preciso, i feat si incastrano bene (Dogo e Marracash, guarda caso) ma non sempre benissimo (Liberato) lasciandoci con un po’ di appetito che non ci fa capire se le portate fossero davvero sostanziose o invece la versione light e ben impiattata di quello che di cui ci si nutriva ben tre lustri fa.
Cosa Ascoltare Ripetutamente: ‘Chiù Tiemp’ e ‘Carnicero’
Cosa Ascoltare Meno: ‘Sbagli E Te Ne Vai’
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