Il teatro come percorso di crescita libera e creativa? Ne sono convinti Alessandro Mascia e Pierpaolo Piludu, attori e registi della compagnia cagliaritana Cada Die Teatro che ha ideato un laboratorio gratuito, iniziato il 1 giugno e tuttora in corso, nel Centro d’Arte e Cultura la Vetreria di Pirri-Cagliari, rivolto a ex detenuti che hanno da poco terminato di scontare la pena.
Il laboratorio mira a trasmettere stimoli, tecniche, suggestioni e competenze professionali per affrontare il mondo dopo l’esperienza carceraria. “Che il teatro possa migliorare i percorsi di vita è indubbio – ci ha detto Alessandro Mascia – fare un lavoro di gruppo, di espressione libera, è un’occasione di condivisione sociale importantissima”.
Grazie alla collaborazione con i docenti del CPIA 1 Karalis (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti di Cagliari) al progetto, che si concluderà a dicembre con un saggio finale, partecipano studenti e giovani adulti che hanno avuto esperienze carcerarie, di affidamento o che abbiano vissuto situazioni di disagio.
L’iniziativa si inserisce in un contesto progettuale nazionale “Per Aspera ad Astra – Come riconfigurare il carcere con la cultura e la bellezza”, giunto alla sua terza edizione, finanziato nell’Isola dalla Fondazione di Sardegna. Il significativo nome dato all’iniziativa è un motto latino che significa “attraverso gli ostacoli verso le stelle” e contiene in sé un buon augurio.
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L’idea promossa da Acri (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio) e sostenuta da dieci Fondazioni bancarie, da tre anni coinvolge circa 250 detenuti di dodici carceri italiane in percorsi di formazione artistica e professionale nei mestieri del teatro.
In Sardegna è coinvolta la Casa Circondariale di Uta che da tempo collabora con la compagnia cagliaritana. Il lavoro teatrale è ispirato ad un testo inedito della scrittrice sarda d’origine e danese d’adozione, Maria Giacobbe e che tratta della Sardegna degli anni ’60 e ’70 quando, attraverso il Piano di Rinascita, venne finanziata l’industrializzazione dell’Isola e nacquero poli chimici e petrolchimici a Ottana, Porto Torres, Sarroch. In tanti si illusero che quei grandi investimenti sarebbero stati un’opportunità di crescita e di riscatto; altri, già da allora, temevano che un’improvvisa trasformazione della millenaria economia agropastorale in economia incentrata sul petrolio e i suoi derivati avrebbe avuto effetti devastanti sul territorio, sulla salute, sull’identità di un intero popolo.
Questa tematica è particolarmente cara ai Cada Die Teatro, da sempre sensibili verso le questioni legate all’ambiente e alla salute.